Oggi al Cavallino Bianco "Tartaglia Tarantato"
"Tarataglia Tarantato" di Enrico Bonavera, Commedia dell'Arte, tratta da "la tarantola" di Francesco Albergati Capacelli (1728-1804) verrà rappresentata oggi, 25 giugno, al Cavallino Bianco dalla Compagnia Theatrum, diretta da Raffaele Margiotta. Il testo è stato scritto da Roberto Trovato ed adattato alla scena, in due atti, dall'attore e regista Enrico Bonavera.
"...l’allestimento di un interessante esperimento fatto fra il 1772 e il 1783 dal marchese Francesco Albergati Capacelli (1728-1804), che si colloca tra Goldoni, di cui era amico, e di Gozzi. Avevo trovato questo testo nel 1991 nell’Archivio di Stato di Bologna e ho avuto modo di editarlo qualche anno fa, inserendolo in un volume miscellaneo sulla Commedia dell’Arte...L’intreccio dello scenario è semplice. Tartaglia Ragagni, avaro mercante, abitante a Roma, è corso a Galatina assieme alla figlia Angiola e ai Servitori (le maschere di Brighella e Arlecchino) essendo stato informato che un fratello ivi residente è gravemente ammalato. All’arrivo però lo trova morto. Felicemente il fratello, con un testamento, ha lasciato Tartaglia erede universale di tutti i propri beni.
Ma nell’atto di aprire una cassetta contenente il denaro, Tartaglia viene punto ad una mano da uno dei ragni di cui è piena la stanza. Da quel momento soffre atrocemente: non dorme più la notte e smania di giorno.
Malfidato com’è, rifiuta però di dare alla figlia e a Brighella la chiave della camera nella quale è custodito il danaro necessario per le esigenze giornaliere. Nonostante sia avaro, per guarire ricorre al consulto di tre medici locali: Cassia, Manna e Acquafresca. che si riveleranno poi non essere altro che tre furbi Ciarlatani. Nel frattempo il giovane e ricco romano Valerio, al fine di ottenere la mano di Angela, che lo ricambia, si fa carico segretamente dei soldi necessari per il mantenimento di Tartaglia e della sua famiglia, per il pagamento dei tre medici e le medicature occorrenti... come da tradizione popolare, ingraziandosi il padre che, finalmente gli concede la figlia.
Quella proposta dalla Compagnia Theatrum è una farsa interessante dal punto di vista drammaturgico per l’influenza esercitata sul suo autore dalla Commedia dell’Arte. Rispetto agli omologhi testi coevi noti, anche questo vivace canovaccio utilizza pochi personaggi, divisi in innamorati ricambiati (Angela e Valerio), aiutati dal furbo Brighella e dal balordo Arlecchino, ostacolati dalla debole opposizione di Tartaglia (che ignora l’amore della figlia per Valerio). A questi personaggi si aggiungono tre medici impostori.
Lo scenario ci restituisce la vitalità e la freschezza che i canovacci dell’Arte ancora avevano alla fine del Settecento e che conservano anche oggi. Nel felice adattamento di Bonavera è aggiunta in maniera funzionale una servetta, Corallina.
A dispetto di un’architettura semplice, lo scenario, al pari degli altri stesi dell'Albergati, ha un andamento mosso, che lascia trasparire un limitato interesse per l’intrigo, a tutto vantaggio dell’attenzione verso situazioni mantenute su un livello di verosimiglianza.
Vi è il rifiuto di tratti triviali e sguaiati, come pure di quelli troppo vistosi e ridondanti. Basti pensare al trattamento cui è sottoposta la maschera di Tartaglia che ricorda da vicino quella di Pantalone per l’avarizia, attestata dalla preoccupazione per dover sborsare dei soldi per il consulto dei medici che lui stesso ha chiamati per guarirlo e per i comportamenti mutevoli nel corso della giornata: ora vaneggia, ora è furioso e collerico. Con un esercizio come questo, di grande misura ed eleganza, Albergati offre un omaggio, affettuoso e garbato, alla declinante Commedia dell’Arte e nel contempo costruisce un gradevole e amabile intrattenimento che scorre rapido e fluido, senza sbavature e ricorsi a inutili orpelli. Colto e intelligente, agile e convincente, questo scenario conferma la sua validità". (Roberto Trovato)
Nota di regia
Ci si può trovare, dal momento in cui si varca la soglia di un teatro, in un luogo di scena... Immersi nelle emozioni che esso trasmette. Per la regia di Tartaglia, siamo andati alla ricerca di un allestimento, consentito anche dal gioco della commedia dell'arte, che potesse "coinvolgere "tutto e tutti. Si è cercato di creare un’atmosfera di festa già dall’ingresso in teatro e fin su al palcoscenico, dove si noteranno due spazi di gioco: in uno gli attori e nell’altro i personaggi che, avranno momenti di "vita" diversi.
Buon divertimento.
Personaggi:
TARTAGLIA. Mario Musmeci
ANGELA. di lui figliola. Sarà Zurro
VALERIO. di lei amante. Paolo De Pasquale
CORALLINA. servetta di casa. Rossella Musca
ARLECCHINO. servitore. Lazzaro Mazzotta
BRIGHELLA. servitore. Raffaele Margiotta
Dott. CASSIA. ---------- Nunzio Lanzolla
Dott. MANNA. ---------- medici. Gianni Gaballo
Dott. ACQUAFRESCA.--- Mimino Mengoli
SUGGERITRICE. Costanza Luceri
PASQUALE. Alessandro Giovinazzo
MUSICI. Francesco Napolitano alla Chitarra
Adriano Piscopello al violino
Roberto Belcuore al tamburello
Scenografia e luci Raffaele Margiotta
Costumi. A cura della Compagnia Theatrum con la collaborazione di
"Atelier Itaca Spose" di Dolores Mangia
Tecnico audio e luci. Fabrizio Mastrogiovanni
Colonna sonora Francesco Napolitano
Regia. Raffaele Margiotta
Associazione Culturale e di Promozione Sociale “Compagnia Theatrum”
Theatrum nasce circa dodici anni fa, “per gioco”; da un laboratorio teatrale in Galatina tenuto dall'attore e regista Antonio Lupo. Era settembre 2004, quando la magia di quel laboratorio conquistò i cuori di tutti: dall’operaio, al dottore, allo studente, alla casalinga, al farmacista, al disoccupato, al falegname, all’insegnante, all’operatore ecologico ecc.. a tal punto da non voler smettere più. Così, prese vita Theatrum: un'associazione senza fini di lucro sotto la direzione artistica di Raffaele Margiotta. I suoi fini istituzionali sono quelli di promuovere l’Arte e la Cultura del Teatro in ogni luogo. Theatrum fa parte attiva della Federazione Italiana Teatro Amatori ( FITA), ed èin possesso del nulla osta di agibilità per l’esercizio di attività teatrali e/o musicali rilasciato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Theatrum non si prefigge di creare attori e tecnici professionisti, bensì di offrire ai soci e agli appassionati, l'opportunità di avvicinarsi ad una attività creativa e fantasiosa che oltre a fornire degli spunti di riflessione diventa un'occasione di osservazione di sé stessi e di autocritica, sensibilizzando alle emozioni, creando attività artistiche ed artigianali al servizio di una messa in scena.
Theatrum ha toccato testi di autori come De Filippo, Shakespeare, Goldoni, Garcia Lorca, Ionesco, Cechov, Massini, Bonavera rappresentandoli, in tantissime piazze, case di cura, oratori e teatri,su tutto il territorio nazionale per… “un teatro di tutti per tutti”.
Il Teatro è vita, è gioco, è libertà, è ironia, è serietà, è rispetto, è emozione, dove i sogni… forse si materializzano nella "veritiera" realtà del teatro.
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