Ode in memoria di Pasquino (anche Galatino)

Caro Pasquino, non trovo di meglio che risponderti con le parole di un tuo padre putativo: Trilussa. In attesa che ti riprenda dai tuoi acciacchi esistenziali, a Dino propongo di tenerci vigili con qualche verso del poeta romano che, di tanto in tanto, gli inviero'. Un abbraccio.

 

Pasquino , sempre scontento
Povero mutilato dar destino;
come te sei ridotto!
diceva un cane che passava sotto
ar torso de Pasquino.
-Te n'hanno date de sassate in faccia!
Hai perso l'occhi, er naso... e che te resta?
Un avanzo de testa
Su un torso senza gambe e senza braccia!
Nun te se vede che la bocca sola
Con una smorfia quasi strafottente...-
Pasquino borbottò:- Segno evidente
Che nun ho detto l'urtima parola!
Trilussa

Lunedì, 29 Ottobre, 2012 - 18:00