Non paga le consumazioni e fa una rapina nel bar che frequenta

Bottino 3000 euro, un pugno di caramelle e gli scontrini inevasi

Nel pomeriggio di venerdì, gli Agenti della volante sono intervenuti in un bar di via Adriatica a Lecce, per una segnalazione di aggressione in atto da parte di un giovane armato di pistola del quale veniva fornita la descrizione. Dalle prime notizie acquisite sul posto, gli Operatori accertavano che vi era stata una rapina, in quanto il malvivente era entrato all’interno di un Bar, estraendo una pistola dalla cintura dei pantaloni e, dopo averla puntata verso il figlio del titolare dell’esercizio, che in quel momento era dietro la cassa, minacciava di sparargli e di buttargli contro gli espositori di vetro. Mentre il rapinatore scarrellava la pistola in direzione del giovane che era costretto a buttarsi per terra dietro al banco, il cassiere, approfittava della momentanea distrazione di quest’ultimo e usciva in strada da una porta laterale per chiamare il 113.
Nel frattempo il malvivente, dopo aver girato l’angolo del bancone, si dirigeva verso la cassa dove prelevava banconote e scontrini, davanti a diversi avventori intimoriti e, dopo essere uscito dal bar, vi rientrava nuovamente per arraffare delle caramelle da alcuni espositori, mettendole in tasca prima di darsi alla fuga.
Immediatamente, gli Agenti della Polizia di Stato si sono posti alla ricerca della persona descritta che veniva individuata, immediatamente dopo, in una strada adiacente al luogo dove si erano svolti i fatti. Inoltre si accertava che il rapinatore, successivamente identificato per G. M., leccese del ’74, era persona già conosciuta alle forze di polizia ed aveva precedenti  per rapina e altro ed era frequentatore di quell’esercizio commerciale.
Nel corso degli accertamenti di polizia si rinvenivano, nella tasca posteriore destra dei pantaloni, sette scontrini ed una ricevuta di pagamento SISAL PAY, tutti dell’esercizio commerciale dove era stata perpetrata la rapina, che si accerterà dopo, essere scontrini non pagati dal rapinatore nei giorni passati e conservati dal titolare. L’arma e la refurtiva che, a detta del titolare del bar, ammonterebbe alla somma di circa 3000 euro, non sono state ritrovate.
Al termine degli accertamenti di rito, G. M. è stato tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Lecce con l’accusa di rapina aggravata in flagranza.

Domenica, 12 Maggio, 2019 - 00:01