"Non intendo fare la solita politica"
“Non ho mai fatto politica e non intendo farne nel senso più comune del termine. La solita politica, intendo, quella fatta di polemiche. Penso di poter mettere a disposizione della mia città l’esperienza che ho maturato in trentaquattro anni di insegnamento e di coordinamento di un affiatato gruppo di lavoro”. Paola Carrozzini, candidata sindaco di Galatina per il PD ed altre quattro liste civiche (" una coalizione di Centro-Sinistra Allargata"), si presenta così, dietro ad un tavolino con due manifesti, alle centinaia di persone che, alle ore 12 di un’assolata ma fresca domenica di Cristo Risorto, riempiono il lato sud della Villa proprio per ascoltarla.
C’è molta attesa, anche perché Daniela Sindaco, che le contende la candidatura, aveva preannunciato battaglia a viso aperto contro quelle che lei definisce le “prevaricazioni del circolo democratico galatinese” in evidente contrasto con quello di Noha che la preferirebbe come contendente al posto di primo cittadino.
“Non hanno esposto la bandiera del PD e stanno parlando senza il simbolo. Non è necessario che io intervenga” –è la spiegazione che la ex-consigliera nohana dà a chi le chiede come mai se ne stia buona buona sotto il monumento ai Caduti dopo aver promesso ferro e fuoco.
“Sono una persona lineare, semplice, razionale, ponderata, riflessiva. Allo stesso tempo sono creativa, energica, propositiva, determinata. Dal punto di vista relazionale sono sensibile, socievole, aperta al dialogo, disponibile a considerare l’opinione altrui che, dopo un’analisi valutativa, può rivelarsi migliore della mia” –continua Paola Carrozzini che, intanto, viene raggiunta da un nutrito gruppo di donne. Traccia i principi fondanti del suo programma (in allegato il testo integrale del discorso) e poi conclude: ”Io amo profondamente questa città, i suoi luoghi, la sua gente. E’ questo amore che mi porta oggi a parlarvi e a presentarmi come candidata sindaco. Nient’altro. Non coltivo ambizioni personali e non ho niente da guadagnarci, anzi. Eppure voglio credere che la politica sia ancora questo: Mettersi a disposizione. È questo quello che ho fatto e che farò se mi concederete l’onore di essere il vostro Sindaco”. “Mi piacerebbe vedere finalmente una città libera da logiche di privilegio e sudditanza culturale ed economica. Si fa politica per gli altri e non per vanità –a intervenire è Sandra Antonica - e la condizione principale è l'umiltà. Percorsi che partono dal decennio scorso all'interno dei partiti spacciati per novità assoluta e civismo devono essere letti con verità. Il nostro è un progetto affidato ad una persona per bene a cui non interessa la tattica politica e il finto civismo ma solo la Polis e la Civitas. Quelle vere.” “Galatina ha bisogna di un sindaco donna che bada ai fatti e non alle chiacchiere –proclama la vicesegretario regionale del Partito Democratico. Siamo venuti in piazza a incontrare le persone ed abbiamo portato la nostra idea di centro storico. Dimostriamo con i fatti che può essere chiuso ma rivitalizzato. Mentre altri istigano alla litigiosità noi proporremo di partecipare al bando europeo appena indetto. Proporremo non disporremo, nel rispetto delle funzioni del commissario Guido Aprea”.
Ileana De Filippis porta la sua testimonianza di collega dell’insegnante Carrozzini. In lontananza altri candidati lasciano la piazza. Antonio De Matteis, segretario del PD di Galatina, dopo la denuncia in apertura degli "attacchi mediatici a cui è sottoposto il nostro Circolo", tira un sospiro di sollievo. La campagna elettorale comincia ad entrare nel vivo.
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