"Non esistono qualità maschili e qualità femminili, ma solo qualità umane"

Laura Boldrini, Presidente della Camera ha manifestato il proprio dissenso nei confronti dello sfruttamento della figura femminile nelle pubblicità

L'Ordine degli Psicologi della Regione Puglia ha apprezzato l'intervento del Presidente della Camera On. Laura Boldrini che ha manifestato il proprio dissenso nei confronti dello sfruttamento della figura femminile nelle pubblicità. Il consiglio dell'Ordine Regionale degli Psicologi conta un numero importante di esponenti donne (otto su un totale di sedici consiglieri) e "da anni è impegnato sul fronte della diffusione di una cultura psicologica che ridia dignità alla persona nella sua integrità di genere", afferma la consigliera Carla Vulcano.
"La cultura che prevale nella società alla quale apparteniamo - dice Vulcano - si serve di tutti i mezzi a disposizione per ottenere dagli individui dei due sessi il comportamento più adeguato ai valori che intende conservare e trasmettere: tra questi anche il mito della naturale superiorità maschile contrapposta alla naturale inferiorità femminile. In realtà non esistono qualità'  maschili e qualità femminili, ma solo qualità umane", aggiunge Vulcano citando Elena Gianni Belotti.
Per l'esponente del Consiglio dell'Ordine degli Psicologi della Regione Puglia alla donna bisogna invece riconoscere l'appartenenza di valori che contribuiscono allo sviluppo della personalità dei propri figli. "Creatività, generatività, capacità di trasmettere la parola e di dare parola agli affetti permettono di offrire a ogni individuo che nasce la possibilità di svilupparsi preservando la propria autenticità, i suoi bisogni autentici". Vulcano riprende l'affermazione di  Donald Winnicott  secondo il quale bisogna porsi "sempre più lontani dal falso sé indipendentemente dal genere di appartenenza".
Il tema toccato dall'On. Boldrini è stato oggetto di osservazioni da parte degli psicologi sin dai primi decenni del '900. Nel 1932 Karen Horney scriveva che "nella psicologia delle donne si sono sinora accumulati i desideri degli uomini che hanno considerato tale adattamento come parte della loro natura".
Horney e Belotti hanno argomentato sull'abuso della figura femminile nelle pubblicità nel XX secolo ma "il tempo trascorso dalle loro intuizioni non è servito a superare la tendenza di far coincidere la donna con l'oggetto del desiderio" - afferma Vulcano. La donna continua ad essere continuamente esposta e mercificata a moltissimi livelli, soprattutto nella pubblicità, come sottolineano gli interventi dell'On. Boldrini. Una voce autorevole come la sua dà una forte speranza a tutte le donne che vogliono essere se stesse e a tutti i colleghi che si occupano di favorire la consapevolezza psicologica ed il  valore del rispetto e del reciproco riconoscimento tra gli esseri umani. Battaglia difficile ma non impossibile". 

 

Giovedì, 9 Maggio, 2013 - 00:08