"Non esiste sviluppo senza legalità"

Il Prefetto di Lecce per un "Salento d'amare non da sballo"

Anche io sono stata presente alla Notte della Taranta. Con preoccupazione crescente  ho guardato la piazza riempirsi fino all'inverosimile, e l'arrivo di gruppi di giovani, alcuni poco più che imberbi, con barilotti di vino a buon mercato sotto braccio. Si sa, la deformazione professionale mi fa vedere, in eventi come questo, tutti i pericoli e i rischi che una enorme concentrazione di persone, di cui buona parte predisposta allo sballo, puó comportare.
La mia agitazione era solo in parte confortata  dal constatare  l'ottimo funzionamento della macchina organizzativa che risponde ogni anno, in maniera crescente  alle sollecitazioni e alle direttive che, come Prefettura, in sede di Commissione di vigilanza, abbiamo impartito, e i consistenti servizi degli organismi dello Stato , forze dell'ordine, vigili del fuoco e sanitari che in sede di Comitato per l'ordine e sicurezza pubblica abbiamo predisposto.
Pur tuttavia non potevo non essere attratta e conquistata dal parossismo della folla che si muoveva come un corpo unico al ritmo della pizzica.
Certo  quando  tutto si è concluso senza incidenti ho tirato un sospiro di sollievo. Ma a mente fredda, non posso non condividere le considerazioni di Sergio Blasi comparse su " Il Quotidiano" di ieri, e non rispondere al suo appello alla classe dirigente di questo territorio, a cui mi pregio di appartenere, di avviare un confronto ed un ripensamento sul quello che ormai si può definire " il fenomeno Salento".
Il Salento, non é una novità, ha un fascino che ammalia e ha delle potenzialità nel settore turistico- culturale che vanno valorizzate, sostenute e pianificate.
Compito delle forze politico- amministrative è programmare in maniera sistematica ed organica lo sviluppo che si intende imprimere al territorio, far convergere le risorse finanziarie e umane che possano realizzare un cambio di tendenza al modo di fare turismo seguito finora, e coordinare la rete dei soggetti attuatori del programma... tutto si può fare purché si parta da un presupposto imprescindibile: che non esiste sviluppo senza legalitá.
E sul fronte della  diffusione della cultura della legalità, del contrasto all'illegaluta diffusa, della costruzione di un sistema di prevenzione dell'ordine e della sicurezza pubblica  c'è ancora molto da fare. In questi tre anni in Prefettura abbiamo lavorato senza tregua per provare a costruire un sistema di prevenzione efficace ed efficiente: il progetto " La rete dei responsabili della Legalità" finanziato con i fondi del Pon-Sicurezza, gli accordi con la magistratura per la condivisione dei dati di interesse, la strategia che è dietro la sottoscrizione di Protocolli di Legalità innovativi sia per contenuto che per i soggetti firmatari, stanno lì a dimostrare che l'impostazione che abbiamo voluto dare alla nostra azione sta avendo dei risultati e sopratutto viene recepita dalla comunità.
Il Presidente della Corte d'appello Mario Buffa, ora in pensione, ebbe a compiacersi in occasione della sottoscrizione di un importante accordo finalizzato ad  applicare la normativa anticorruzione, "del ruolo di traino della realtà sociale " assunto dalla Prefettura. Ma la realizzazione ed il radicamento di un efficace sistema di prevenzione in chiave antimafia e anticorruzione richiedono l'adesione convinta e la partecipazione costante di tutte le componenti politiche, economiche, culturali e sociali del territorio.
Sono elementi di positività troppo importanti per essere sottovalutati o mortificati da campagne giornalistiche a senso unico, sulle cui motivazioni non voglio affatto soffermarmi, perché preferisco pensare ad un deficit di comunicazione.
Ed ecco allora che ho disposto nelle prossime settimane di  acquisire i dati ufficiali sull'andamento della stagione e sugli episodi negativi, raffrontandoli con quelli dell'anno scorso in modo da avere, elementi concreti da valutare con tutte le istituzioni e, perché no, anche con gli organi di informazione per confrontarci e  riflettere sui passi in avanti, se ci sono stati, e sulle ulteriori iniziative  per avere un "Salento d'amare"non "da bere".

Mercoledì, 27 Agosto, 2014 - 00:05