"Non date da mangiare ai piccioni di Cutrofiano!"
Non è accettabile che un amministratore sia costretto a dover reperire risorse importanti dal un bilancio comunale già enormemente “ sacrificato “ dai mancati trasferimenti da parte dello Stato nonché dall’obbligo del rispetto delle norme del Patto di stabilità, per far fronte a vere e proprie emergenze in materia di igiene e sanità pubblica provocate da alcune specie di piccioni domestici.
A causa delle numerose segnalazioni e lamentele pervenute alla AC, concernenti disagi e danni che i piccioni arrecano agli edifici pubblici e privati, monumenti, nonché in particolare i rischi di natura igienico sanitaria per il possibile pericolo di trasmissione all’uomo di malattie infettive e parassitarie causati dagli escrementi e deiezioni dagli stessi prodotte,mio malgrado, sono stato costretto ad emettere apposita ordinanza contingibile ed urgente in materia di Igiene e sanità pubblica per il controllo dei colombi o piccioni in Città.
La consueta abitudine di distribuire cibo ai piccioni, aumentando, di fatto, in modo innaturale, la loro capacità di riproduzione con conseguente aggravamento dei rischi già esposti, gli episodi di sospetto avvelenamento dei colombi presenti, tramite esche avvelenate, da parte di ignoti, il grave pregiudizio e degrado che la crescente massa di deiezioni reca all’ambiente urbano, con conseguenti costi gravosi per le operazioni di pulizia, manutenzioni e restauro degli edifici pubblici;
preso atto di quanto sopra, si è ravvisata la necessità e l’urgenza di predisporre misure minime cautelari tese ad una prima azione dei contenimento della popolazione aviaria in ambito urbano al fine di eliminare il pericolo di trasmissione di malattie infettive, di degrado degli edifici pubblici, privati e dei monumenti, nonché la protezione di detti animali dalle esche avvelenate abbandonate da ignoti; pertanto con ordinanza sindacale 78/2015 è fatto divieto:
a chiunque , salva autorizzazione per fine sanitari o scientifici, di alimentare i piccioni urbanizzati presente allo stato libero su tutto il territorio cittadino, con espresso divieto di gettare sul suolo pubblico granaglie, scarti e avanzi alimentari;
ai proprietari di edifici situati nell’ambito urbano, incluse le proprietà di enti pubblici, agli amministratori condominiali ed a chiunque, a qualsiasi titolo vanti diritti reali sugli immobili esposti alla nidificazione ed allo stazionamento dei piccioni di:
provvedere a propria cura e spese, nel piu’ breve tempo possibile, al risanamento e alla ripulitura periodica dei locali e degli anfratti nei quali i piccioni abbiano nidificato e depositato guano;
provvedere mediante apposizione di griglie o reti, all’immediata chiusura di tutte le aperture di areazione e di accessi attraverso i quali i piccioni possano ivi introdursi e trovare riparo o luogo di nidificazione.
Da parte nostra, è stato avviato il servizio di falconeria in modo da rendere inospitale colombi l’intera comunità attraverso un periodo di controllo dei colombi urbani che preveda periodici interventi di cattura, spostamento in voliere idonee, monitoraggio dello stato sanitario ed eventuale eutanasia dei soggetti defedati o sospetti di malattia previa autorizzazione degli organismi competenti, ai fini del contenimento della popolazione dei piccioni liberi.
Naturalmente il tutto ha un costo, circa 20.000(ventimila) euro per il Servizio falconeria ed altri 45.000 euro per far fronte al problema randagismo, risorse ingenti che a causa di superficiali scelte di qualcuno che non ha rispetto ne degli animali ne del prossimo, tutti siamo costretti a pagare!
E pensare che, il piu’ delle volte non riusciamo a garantire sostegno alle crescenti domande di aiuto da parte delle tante famiglie che versano in gravi situazioni di disagio.
Ognuno deve fare un piccolo esame di coscienza e cambiare rotta!!!
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