"Non ci arrendiamo"
“Lavoriamo in condizioni impossibili, cercando di fare il possibile. Non ci possiamo arrendere, non ci possiamo fermare, altrimenti lasceremmo un mondo infelice ai nostri ragazzi”. Con queste parole il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone hasintetizzato, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, svoltasi martedì mattina nella sala giunta di Palazzo Adorno, ciò che è stato per l’Ente di Palazzo dei Celestini quest’ultimo anno di attività amministrativa alla luce della riforma delle Province.
Insieme al presidente, erano presenti all’incontro con i giornalisti il direttore generale Gianni Refolo, il segretario generale Giacomo Mazzeo e il componente dello Staff Antonio Del Vino.
Il presidente Antonio Gabellone ha tracciato per sommi capi il bilancio complessivo dell’attività svolta nel 2015, evidenziando alcuni punti: “E’ stato un anno difficile. Nei giorni scorsi ci siamo confrontati, in sede di Upi nazionale, tra presidenti delle Province italiane. Continuiamo a combattere. Questa è una fase molto complessa, perché avviene in assenza di risorse. La riforma che c’è stata è un caso unico perché non ha previsto fondi. Quest’anno le Province hanno perso 650 milioni di euro. A questa cifra si aggiungeranno altri 650 milioni di euro di tagli nel 2016. Il Governo sta cercando di attenuare le conseguenze con misure riferite almeno alle scuole e alle strade”.
“Per la nostra Provincia ora la criticità maggiore è rappresentata da Alba Service. Dobbiamo evitare di portarla verso la dismissione. Si sta lavorando per capire come è possibile mettere in pista un piano di impresa che consenta a questa società di riprendere la sua attività”.
“Abbiamo anche il problema dei lavoratori in dotazione organica. Tutti i dipendenti che appartengono alle funzioni non fondamentali vivono un problema non solo economico, ma anche professionale, umano e psicologico. Ad oggi non hanno ancora la puntuale garanzia di quale sarà il loro ruolo da qui a qualche anno. Come Provincia di Lecce continuiamo a garantire loro lo stipendio, ma non una situazione di serenità e tranquillità. E qui devo rilevare ancora una volta il ritardo della Regione Puglia che ha fatto una legge in cui, però, manca ancora la sostanza e ha preso tempo sino a giugno. Alcune Regioni, come l’Umbria, già dall’1 dicembre stanno riorganizzando il personale dipendente in esubero”.
Ed ha aggiunto: “Abbiamo davanti una sfida che andremo a cogliere nei prossimi mesi, quella della riduzione delle spese e della razionalizzazione e dell’efficientamento dei servizi. In Consiglio provinciale abbiamo approvato il provvedimento sulla Stazione unica appaltante. Ora, con il ministro Madia, stiamo cercando di capire quale ruolo possono avere gli enti di Area Vasta. Questo servirà per ridare fiato e opportunità a un Ente intermedio di coordinamento, che dovrà essere snello, agile, più che di spesa. Questa è la sfida. Su questo dobbiamo misurarci, sarà un continuo tessere con la Regione da una parte e con i sindaci del territorio dall’altra”.
“Guardia altissima rispetto alla progettualità su scuole, strade e patrimonio. Per esempio, in questi giorni abbiamo messo in campo alcune gare per l’edilizia scolastica per milioni di euro. Ed ancora, con puntiglio certosino si è avviato a conclusione l’iter per la realizzazione del cavalcavia di Nardò. A gennaio sarà sottoscritto il contratto con la ditta appaltante e saranno avviati i lavori. Nei prossimi giorni saranno consegnati i due cantieri dell’ex Convitto Palmieri, un gioiello straordinario di tutto il Salento che sarà restituito alla collettività. Stiamo studiando quale potrà essere la forma per la sua gestione. Per quanto riguarda l’ex Liceo musicale, invece, conclusasi la fase che ha portato alla chiusura dei rapporti con la ditta fallita, all’inizio del 2016 vorremmo appaltare i lavori ad una nuova impresa”, ha proseguito il presidente Gabellone.
“Sul fronte del dimensionamento dalla rete scolastica abbiamo creato nuove opportunità per i ragazzi salentini, con un’offerta omogenea sul territorio, per garantire l’accesso a tutti. Così come, per quanto riguarda le politiche sociali non abbiamo sofferto situazioni particolari, grazie anche alla disponibilità dei genitori, perché siamo riusciti a cucire un intreccio di servizi per i videolesi, gli audiolesi, il trasporto scolastico dei disabili e l’assistenza scolastica, con un grande sforzo dei nostri uffici. Anche in questo ambito la Regione non ha ancora dato indirizzi precisi su gestione e risorse”, ha concluso il presidente Antonio Gabellone.
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