"Noi siamo rimasti lì"

Buongiorno direttore. Ho letto la lettera del suo lettore e la sua risposta. Volevo solo integrarla spiegando le motivazioni che hanno spinto  Elena e me ad aiutare Marcello e la sua squadra dal punto di vista della comunicazione. Siamo entrambi appassionati della materia, oltre ad averla studiata, e ci sembrava corretto, avendo qualche competenza, metterci a disposizione, gratuitamente come ha scritto giustamente lei, di chi stava per intraprendere un percorso molto importante come quello di guidare la nostra Città.
Non vedevamo dove fosse l’errore e non vediamo dove sia la differenza tra occuparci di informazione durante la campagna elettorale che, e lo dico con orgoglio, mi ha visto a stretto contatto con Marcello, e farlo una volta iniziata l’attività, di vitale importanza per la comunità, di primo cittadino. La nostra squadra ha vinto proprio grazie all’aiuto di tutti, all’entusiasmo, all’unità, e questo non poteva andare perso. Noi siamo rimasti lì, esattamente dove siamo stati durante la prima fase. Questo ovviamente senza nulla togliere all’addetto stampa del comune nei cui compiti noi non entriamo per nessuna ragione al mondo. Così come lui, ovviamente, non può, in quanto dipendente comunale, rispondere, per fare un esempio, alle richieste che arrivano sulla pagina facebook di Marcello Amante. Pagina molto seguita, dove la partecipazione è altissima.
Tutti coloro che ci hanno scritto, inviato segnalazioni, problemi, quesiti hanno abbondantemente capito come svolgiamo il nostro compito. Ovvero mettiamo al corrente il sindaco o l’assessore competente del problema in questione. I quali poi si attivano per risolverlo. E mi creda, ci hanno anche scritto, legittimamente, per segnalare che un semaforo non stava funzionando.
Si aggiunga che la mia passione per la scrittura ha fatto sì che da novembre io abbia iniziato una collaborazione con un quindicinale salentino al cui direttore in sede di colloquio ho detto, tra le primissime cose, che svolgevo il ruolo di ufficio stampa del sindaco della mia città. Per questo abbiamo concordato che avrei seguito alcuni comuni della provincia trattando tutti i temi e Galatina dove, per correttezza, avrei seguito tutto ad esclusione della politica.
Questo aneddoto solo per rispondere al passaggio errato in cui si parla di soldi pubblici. Volevo tranquillizzare il lettore che non solo non prendo un euro di soldi pubblici, ovviamente, ma mi ritrovo per lavoro a scrivere meno articoli di quelli che scriverei normalmente. Tutto questo per deontologia professionale e per rispetto nei confronti dei lettori galatinesi.
Può far avere, se vuole, al suo lettore tutti i miei contatti in modo che possa togliersi ogni dubbio chiamandomi o scrivendomi. Se poi mette in dubbio che un sindaco di una Città di 30 mila abitanti abbia un ufficio stampa, qualcuno che si occupi di comunicazione, qualcuno che gestisca la pagina facebook, twitter, etc, nel 2018, è allora superfluo parlare.
Buon lavoro!

 

Sabato, 27 Gennaio, 2018 - 00:06