Anche quest'anno l'Oikos assegnerà il premio 'Arca di Noè'
I nostri non sono tempi esaltanti e i media giornalmente ci informano di illegalità, soprusi, violenze e crudeltà, commessi sotto qualunque cielo. Ci sentiamo talvolta schiacciati dall’oppressione di tanta bruttura e vorremmo chiuderci occhi e orecchi per salvaguardare nel nostro piccolo un po’ di tranquillità. Si dice che faccia più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. E’ vero. Il bene non urla: esso nel silenzio mediatico e nel nascondimento si radica e porta frutti, talvolta anche abbondanti.
Non perdendo, perciò, la speranza e impegnandoci nel nostro piccolo a operare con coraggio il bene, accogliamo con gioia la seguente notizia. L’associazione ecumenica OIKOS di Galatina, impegnata da più di 15 anni nella reciproca conoscenza e rispetto e nella preghiera comune tra fratelli, fedeli di diverse confessioni cristiane, secondo l’insegnamento conciliare del Vaticano II, organizza anche in quest’anno della fede la manifestazione per assegnare, il 12 marzo prossimo, il premio “ARCA DI NOE’”.
Saranno premiate due eminenti personalità della chiesa cristiana, le quali già da tempo si distinguono per sincera e profonda fede in Gesù Cristo e infaticabile impegno ecumenico, secondo l’accorato auspicio di papa Benedetto XVI.
L’anno scorso, come molti sicuramente ricorderanno, meritarono il premio il rabbino capo di Milano (oggi di Ancona) Rav. Giuseppe Laras e il suo carissimo amico cattolico prof. Cesare Colafemmina, docente di epigrafia e antichità ebraica presso le Università di Bari e di Calabria, purtroppo stroncato da malattia dopo pochi mesi.
Solo il Signore sa quanto abbiamo bisogno, oggi più di ieri, di tali figure e guide. Possa il loro esempio e la loro parola corroborare la nostra debole fede e stimolarci a diventare testimoni credibili dell’amore verso Dio e verso i nostri fratelli, secondo l’insegnamento di Cristo. Prossimamente saranno date in merito notizie più dettagliate.
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