"Che succede ai Servizi Sociali?"
Caro direttore, Le chiedo la pubblicazione della presente perché gentilmente vorrei sollecitare il sindaco di Galatina, il dr. Montagna, a rispondermi ad una segnalazione che ho mandato direttamente alla sua mail del comune, più di otto giorni fa. Cercavo di far capire, al sindaco, come molte donne e ragazze vengono trattate in modo rozzo e con comportamenti fuori dalle regole democratiche, da parte di alcune assistenti sociali dell'ambito di zona di Galatina.
Il fatto stesso di dover varcare la soglia di quegli uffici, perché destinate in quegli ambienti per essere sottoposte a quel tipo di "trattamento sociale", da queste operatrici, per molte madri è già una disgrazia.
In più si aggiunge che si ha che fare con personale, non con tutte ovvio, che, con arroganza, credono di essere Dio o padreterno solo perché ricoprono ruoli e funzioni tali da poter opprimere molte donne con le loro paternali e con atteggiamenti vessatori.
Con il sindaco, nella mia lettera, ho cercato di essere preciso e puntuale nell'esposizione, perché possa prendere provvedimenti circa alcuni comportamenti, ma, allo stato, nulla si è mosso e non ho ricevuto nessun riscontro in merito.
Cercavo di lanciare alcuni messaggi al dr. Montagna perché le valutazioni che vengono espresse da alcune assistenti sociali lasciano molto a desiderare: ho sentito storie di donne dove il marito aveva picchiato e maltrattato la ex moglie e per alcune operatrici questi maschi sono "padri modello ". Ma una vera indagine sociale sui casi che si pongono alla loro attenzione, vengono svolti o no?
A questo punto quando sentiamo i fatti di cronaca, quasi quotidiani, di donne violentate, maltrattate e ammazzate da marito ed ex, chiediamoci se dietro tutto questo non ci siano anche comportamenti di assistenti sociali, tra l'altro l'ordine più discusso d'Italia, ed educatrici che danno sempre la Croce addosso alle donne, e agevolano invece padri e mariti violenti e beoti.
Nei convegni, nelle conferenze, nelle dichiarazioni ufficiali, nonché nelle statistiche che si riportano queste "professioniste" che dovrebbero occuparsi del dolore altrui, sono tutte brave a schierarsi con le famiglie, a solidarizzare con le donne contro la violenza, ma nella pratica odierna ho la sensazione che così non è perché cercano di coprire comportamenti maschilisti e fascisti forse per non subire rappresaglie.
Chiedo al dr. Montagna di intervenire di darmi un riscontro.
Ringrazio anticipatamente il direttore, se vorrà pubblicare la mia lettera e le invio distinti saluti.
Maurizio Maccagnano
Sindacalista dissidente
Gentile Maurizio, è bene, come Ella, fa non generalizzare mai quando si affrontano argomenti delicati come quello che Ella propone. Le Sue segnalazioni anche così generiche non sono di poco conto. Occorre esaminare caso per caso le singole situazioni. Il Sindaco lo starà facendo. Lo conosco come una persona a cui non piace fuggire davanti ai problemi ma affrontarli. Lo fa con i suoi tempi e dopo avere attentamente ponderato. Il suo ruolo di Primo Cittadino non gli consente risposte affrettate.
Occorre, poi, considerare che è Daniela Vantaggiato l'assessore alle politiche sociali. Anche lei si pronuncia con prudenza ma lo fa.
In ogni caso le risposte che contano sono quelle date sul campo. Vedremo che cosa accadrà. Cordiali saluti. (d.v.)
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