Pensieri d'amore
Ho fatto colpo - ripetevo continuamente a me stesso. Avevo più volte incrociato lo sguardo di una compagna di classe che era seduta al banco sulla mia destra e la cosa non mi dispiaceva affatto considerato il mio nascosto interesse per lei. Anzi – mi facilita il compito - pensavo e nel frattempo inventavo frasi, parole e forze anche musica per dichiarare un qualcosa che andava oltre l’amicizia.
Non perdeva occasione per dirigere dal suo banco lo sguardo verso di me ed io mi scioglievo e un po’ mi emozionavo.
-Quasi fatta – pensai dopo qualche giorno vedendo ancora il suo sguardo su di me o almeno così mi piaceva pensare. Non trovai mai il coraggio di dirle qualcosa di profondo magari in rima, magari con una poesia, una prosa, una canzone, ero sempre colto da una profonda indecisione sul metodo, che mi bloccava o forse era solo colpa della mia invincibile timidezza.
Quel giorno però era tutto pronto, giorno e notte avevo ripetuto parola dopo parola quello che dovevo dirle, non potevo sbagliare. Aspettavo solo il momento.
Ero fuori dalla scuola, per conto mio, immerso nei miei profondi pensieri d’amore quando vidi lei dirigersi verso di me. – E’ fatta – pensai – appena si avvicina parto con il mio discorso. Doveva sembrare tutto naturale, tutto spontaneo non doveva assolutamente sembrare una cosa preparata.
Aveva appena salutato e io stavo quasi per cominciare a recitare, quando mi passò davanti senza fermarsi, tirando dritta verso quel mio amico che era seduto nella stessa direzione del mio banco e del suo sguardo. Che delusione, era lui che guardava, era lui che cercava con il suo sguardo ed io poverino, a immaginare chissà che.
Meno male che ancora non m’ero pronunciato, non mi ero esposto. Mi sentii quasi liberato, cancellai frasi, discorsi e poesie o meglio no, cambiai solo il nome della destinataria, avevo incrociato lo sguardo di un’altra amica di scuola e questa volta non mi potevo sbagliare.
Non c’era nessuno intorno a me.
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