"La denuncia penale non intimidisce nessuno"

Il Sindaco risponde ad Alfredo Torrone e gli ribadisce la richiesta di sue dimissioni dall'incarico di presidente della Centro Salento Ambiente spa

Al Presidente della società Centro Salento Ambiente S.p.A. dott. Alfredo Torrone. Egregio Presidente, ho letto con molta attenzione il contenuto della missiva da Lei pubblicata sul quotidiano online Galatina.it e, pur riconoscendoLe l'impegno profuso nel declinare in dettaglio la scansione degli ultimi passaggi giudiziari e correlati (come da Lei definiti) relativi all'appalto del servizio di igiene urbana, ritengo di non replicare nel merito, da sempre convinto che le vicende fattuali ed amministrative sottese la vicenda in questione debbano essere affrontate nelle Sedi Giudiziarie preposte, ivi compresa quella penale che avete ritenuto di interessare, e che, nello specifico, non "intimidisce" nessuno, ma, al più, contribuisce all'accertamento della verità.
Tuttavia è quantomeno singolare che un soggetto, a beneficio del quale l'ordinamento preordina specifici e dedicati rimedi amministrativi volti all'ottemperanza di pronunce amministrative che si assumono eluse o violate, scelga di percorrere la strada penale; ma tant'è, e a ciascuno residua una doverosa riflessione sulle sole motivazioni sottese alla scelta, che ben si presta a letture diverse da quella orientata alla sola tutela del bene che si presume leso.
Ma venendo all'unanime invito rivoltoLe da questa Amministrazione a rassegnare le dimissioni da Presidente della società, non posso che confermarne con fermezza e decisione le motivazioni, che preesistono e vanno ben oltre il limitato ambito cui Ella si riferisce, e che, nel tempo, hanno inesorabilmente compromesso il rapporto di fiducia in forza del quale è stata preposta al ruolo tuttora ricoperto.
Non è necessario rammentarLe che, ormai da mesi, questa Amministrazione registra reiterate e perduranti inottemperanze alle specifiche direttive impartite, con formali atti, ai rappresentanti di parte pubblica in seno alla società ed al C.d.A. tutto.
Non Le potrà sembrare "calunnioso" rammentarLe, ancora una volta: che, già con nostra nota prot. n. 20150038556 del 30/10/2015, in esecuzione deliberazione di G.C. n. 350/2015, questa amministrazione ha sollecitato la società da Lei rappresentata a non assumere atti o decisioni che comportassero scelte imprenditoriali incompatibili con la scadenza societaria, fissata statutariamente al 31/12/2015, e, nel contempo, ha formulato specifico ed espresso invito al Presidente ed ai Consiglieri della C.S.A. s.p.a. a provvedere al compimento dei soli atti di ordinaria amministrazione, limitando la gestione agli atti conservativi dell'integrità e del valore del patrimonio sociale, ai sensi dell'art. 2486 c .c., nonché di conformarsi agli obblighi di cui all'art. 2485 c.c.;
che, con distinte e successive note prot. n. 20150044752 del 15/12/2015 e n. 20150045819 del 22/12/2015, questa amministrazione ha sollecitato la società ad attivarsi per la convocazione dell'Assemblea Straordinaria, finalizzata alla nomina del/i liquidatore/i, in dipendenza dell'approssimarsi della scadenza statutaria (causa di scioglimento della società);
che a causa Sua grave e perdurante inerzia, questo Ente si è visto costretto ad intraprendere apposita iniziativa, già sottoposta alla competente Autorità Giudiziaria, finalizzata alla convocazione dell'assemblea per la nomina del liquidatore.
Alla luce di quanto innanzi, è evidente che la vicenda del contenzioso in corso per l'appalto del servizio di igiene urbana rappresenta solo una parte del complessivo contegno assunto dalla società da Lei rappresentata, costantemente orientato ad una pervicace contrapposizione con il socio di maggioranza, tanto più inspiegata quanto più contraddittoria con l'interesse pubblico che la società stessa è tenuta a perseguire, in uno con la parte pubblica che detiene la maggioranza del capitale.
E in merito, è doveroso evidenziarLe, che proprio le motivazioni delle dimissioni presentate dall'altro componente di parte pubblica del C.d.A. ing. Gnoni, confermano l'assoluta mancanza di comunicazione e condivisione delle scelte via via intraprese dalla società. E del resto ci si vede costretti a contestarle che è stata inopinatamente sottratta all'esame ed alle conseguenti determinazioni del CdA la stessa richiesta di accertamento dell'intervenuta causa di scioglimento della società, così come, ignorando l'espressa e reiterata richiesta del socio di maggioranza, che Lei rappresenta in seno al C.d.A., di convocazione dell'Assemblea dei Soci, sta impedendo che l'organo deputato a deliberare circa lo scioglimento e la liquidazione della Società possa assumere ogni determinazione in merito.
Ritengo, pertanto, che tutte le circostanze sopra evidenziate e, non ultimo le vicende connesse all'appalto del servizio di igiene ambientale, testimonino l'ormai inesorabile frattura del reciproco rapporto fiduciario che ha costituito presupposto della Sua nomina, ancor più confermato dallo stesso tenore della missiva inviata alla stampa, sicché si torna a sollecitare l'invito a rassegnare le Sue dimissioni dalla carica ricoperta.



"Incomprensibile la pretesa del Vicesindaco di vedermi dimissionario"

Sabato, 19 Marzo, 2016 - 00:07