"Kafkiana è la Giustizia non il Comune"
Egregio Direttore, di kafkiano in questa vicenda, c'è solo il sistema giuridico italiano a tutela degli appalti pubblici che impedisce l'affidamento dei servizi in tempi certi e celeri, prevedendo oltre ai 2 gradi del giudizio anche una serie di provvedimenti di blocco alle decisioni già emesse dagli stessi magistrati. E questo avviene in tutta Italia, Galatina compresa, che si trova nel bel mezzo una guerra giudiziaria tra due società che si contendono il servizio: Monteco, aggiudicataria della gara, e CSA, seconda in graduatoria.
Entrambe hanno scorrettamente pensato di poter decidere autonomamente di svolgere il servizio di raccolta e rifiuti smaltimento dei rifiuti senza un provvedimento del Comune di Galatina che desse esecuzione alle diverse pronunce dei giudici amministrativi: la sentenza del Tar, che accerta la correttezza degli esiti della gara che affida a Monteco l'espletamento del servizio, ed il successivo decreto del Consiglio di Stato, che sospende cautelarmente gli effetti di tale sentenza fino alla discussione sulla sospensiva, a cui poi seguirà l'udienza di merito.
In tal modo entrambe le aziende hanno tristemente usato gli operai come carne da macello, tirandoli a sé a colpi di inutili diffide, per garantirsi la forza lavoro necessaria a svolgere un servizio che solo il Comune di Galatina poteva affidare ad una delle due.
Ed è quello che ha fatto la dirigente del servizio lunedì mattina con un provvedimento che ha dato esecuzione sentenza del Tar, consentendo a Monteco di svolgere il servizio, fino a successivo provvedimento amministrativo con cui il Comune prenderà atto della sospensione decretata dal Consiglio di Stato, salvo ulteriori e diversi sviluppi giudiziari.
In tutta questa vicenda, che ha ingiustamente provocato turbamento confusione nei lavoratori, ho sempre vigilato, interfacciandomi con alcuni di loro e lunedì sera, insieme al Sindaco, con tutti loro riuniti in assemblea, che il loro rapporto di lavoro fosse sempre sempre salvaguardato, nel rispetto della legge, che li garantisce in tutti i passaggi da un'azienda all'altra, e del bando di gara, che ribadisce tale tutela.
Analogamente il servizio per i cittadini non ha mai avuto alcuna interruzione, al contrario, martedì Monteco ha effettuato una pulizia del centro storico che non vedevamo da tempo.
In realtà, pur auspicando con forza una definitiva e veloce soluzione di questa vicenda, tuttavia, conoscendo il kafkiano sistema giudiziario italiano, avrei preferito, senza con ciò voler invadere l'autonomia tecnico-gestionale degli uffici, che fosse adottata una maggiore prudenza per superare il prevedibile ping pong di decisioni contrapposte della magistratura amministrativa.
Infine, caro Direttore, la prego di esimersi dalla vulgata, che vede come paradossale il fatto che la CSA, il cui socio di maggioranza è il Comune di Galatina, faccia ricorso giudiziale al Comune stesso. Per chiunque non pensi che una società mista, che è un soggetto diverso dal Comune, che pur ne è socio, debba essere amministrata come cosa propria dagli amministratori politici, è chiaro che la società debba poter autonomamente difendere la propria partecipazione ad una gara in tutte le sedi deputate, nell'interesse di tutti i soci che ne fanno parte.
Gentile Assessore, non può che fare piacere che "martedì Monteco ha effettuato una pulizia del centro storico che non vedevamo da tempo". C'è però da chiedersi come mai questo sia accaduto solo con la nuova gestione dello spazzamento. L'ufficio preposto non avrebbe, forse, dovuto pretendere che le attività di pulizia venissero effettuate con uguale diligenza anche dalla Csa?
Non posso che condividere le Sue considerazioni che, da addetta ai lavori, fa sulla giustizia civile in Italia.
Per quel poco che conosco del Libro V, Titolo V, Capo V del Codice Civile, riguardante le società per azioni, non sono, invece, d'accordo su quanto Ella sottintende quando sottolinea l'ovvio e cioè che la società mista "è un soggetto diverso dal Comune".
Il socio di maggioranza della Centro Salento Ambiente spa è il Comune di Galatina. Questo, in pratica, significa che il Presidente e la maggioranza del Consiglio di Amministrazione della società vengono nominati da chi governa a Palazzo Orsini.
Gli organi Istituzionali (Sindaco, Giunta e Consiglio comunale) hanno il diritto-dovere di pretendere che gli amministratori della Csa, designati dal Comune, operino in piena autonomia secondo la legge ma seguendo le linee guida dettate da chi gli elettori hanno scelto affinché si occupasse della cosa pubblica.
Se una commissione regolarmente costituita dal Comune di Galatina decide che a vincere l'appalto è Monteco mi spiega perché il presidente della Csa si sente autorizzato ad impugnare quel provvedimento emanato dallo stesso Ente che lo ha posto su quella poltrona?
Lo fa "nell'interesse di tutti i soci", sostiene Lei, intendendo anche quello di minoranza.
Che cosa sarebbe successo se non lo avesse fatto? Sarebbe stato sfiduciato? Da chi? Da chi ha solo il 49% delle azioni? I conti non tornano, caro Assessore.
Se a questo, poi, aggiunge che, secondo il Governo Renzi, le società miste devono sparire si renderà conto che la decisione della Csa di adire le vie legali è stata quantomeno imprudente.
La saluto molto cordialmente ringraziandoLa per la Sua gradita lettera. (d.v.)
Tweet |