Lo Stato? Un padre di famiglia degenere!
Caro direttore, l'art.36 della nostra Costituzione dice testualmente "il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del proprio lavoro e in ogni caso sufficente ad assicurare a se stesso e alla propria famiglia un esistenza libera e dignitosa". Ma, mi permetto una nota polemica, uno Stato che non paga i fornitori, che in una crisi spaventosa come quella che stiamo vivendo ,pone i suoi figli in cassa integrazione facendo sì che ad ottobre debbano ancora percepire la spettanza (misera per la verità) di aprile, che, anzichè inserire la tanto agognata (dal ceto basso) patrimoniale aumenta l'iva che Stato è?
Ripeteva la mia professoressa di diritto che lo Stato si dovrebbe comportare come un buon padre di famiglia. Se lo immagina lei un padre che fa mancare il cibo ai suoi figli e che davanti alla realtà fugge? La natura di questo paese l'aveva capita benissimo De Andrè che in una bella canzone ripeteva "lo Stato che fa? Si costerna si indigna e poi getta la spugna con gran dignità..."
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