L'arte si fa con le mani e si impara al museo
“Impariamo con gli animali, Dall’argilla al vaso, L’archeologo pasticcione, Orientamuseo e Caccia al particolare”: al Museo provinciale “Sigismondo Castromediano” di Lecce si va con la scuola per scoprirne i tesori custoditi e imparare un po’ di storia, archeologia ed arte mettendo le “mani in pasta”. Anche quest’anno, infatti, il più antico Museo di Puglia apre la sua sede storica, in viale Gallipoli, per proporre, con successo, una serie di laboratori archeologici e storico-artistici agli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.
“Con queste attività didattiche per le scuole il Museo provinciale Castromediano si conferma luogo d’arte, di storia e cultura d’eccellenza, capace di aprirsi alle nuove generazioni, e di svolgere, quindi, un’importantissima funzione pedagogica, facendosi strumento di conoscenza della storia del nostro territorio e della cultura più in generale”, spiega la consigliera provinciale con delega alla Cultura Simona Manca.
“D’altra parte, va sottolineato che il Museo provinciale è anche museo archeologico ed è, quindi, una delle tessere fondamentali di quello straordinario patrimonio di beni storici e archeologici vantato dalla Città di Lecce e dal Salento, che ora trova un ulteriore riconoscimento e una conferma significativa nella scelta del Ministero per i Beni e le attività culturali di far ospitare proprio al Capoluogo salentino la sede unica della Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, con Foggia e Bari”, conclude Simona Manca.
Ideati e realizzati da professionisti museali specializzati in storia dell’arte, archeologia e pedagogia e con una pluriennale esperienza nel settore della didattica dei beni culturali, i laboratori si articolano in due momenti: una parte teorica introduttiva, con una visita alle sezioni archeologiche e storico artistiche, ed una parte “pratica” che si svolge negli spazi adibiti a sezione didattica.
Le attività, improntate sull’apprendimento attivo, si svolgono tutti i lunedì, mercoledì e venerdì in due fasce orarie, dalle 9 alle 11 e dalle 11 alle 13, su prenotazione e con un numero massimo di 30 partecipanti.
I professionisti del “Castromediano” accompagnano i piccoli studenti alla scoperta del suo patrimonio, con percorsi personalizzati, studiati tenendo conto dei programmi scolastici ministeriali ed organizzati in modo da privilegiare tematiche verso le quali gli studenti sono naturalmente inclini a provare empatia.
L’ascolto attivo da parte dei ragazzi e la loro interazione con gli esperti sono favoriti dall’utilizzo di un vocabolario non specialistico, l’ausilio di supporti educativi (documenti, immagini, foto, ricostruzioni grafiche e incisioni tratte da testi antichi) e il ricorso a strumenti didattici quali il gioco, il racconto e la manipolazione. Tutto ciò consente ai visitatori “in erba” di entrare in confidenza con la metodologia scientifica propria dello storico dell’arte e dell’archeologo, basata sull’analisi di testimonianze materiali e fonti documentarie.
I cinque laboratori programmati (Impariamo con gli animali, Dall’argilla al vaso, L’archeologo pasticcione, Orientamuseo e Caccia al particolare) hanno una durata di circa due ore, tra parte teorica e parte pratica, con un contributo di 2,50 euro per partecipante. Per prenotarsi occorre compilare il modulo pubblicato sul sito della Provincia di Lecce (www.provincia.le.it) ed inviarlo all’indirizzo email museo@provincia.le.it . Per informazioni si può telefonare al numero 0832/683531.
Nel laboratorio “Impariamo con gli animali” i bambini seguono un itinerario alla scoperta di alcuni manufatti archeologici ed opere artistiche accompagnati dagli animali raffigurati sui vasi antichi e sui dipinti. L’individuazione dell’animale rappresenta il punto di partenza per comprendere il significato di reperti archeologici e opere d’arte esposte. Nella parte pratica, i bambini possono realizzare nelle diverse tecniche artistiche il loro animale preferito.
Nel percorso “Dall’argilla al vaso” i ragazzi possono apprendere le basi dell’antico processo che porta alla realizzazione di un vaso attraverso la manipolazione dell’argilla. Durante la visita, gli alunni sono guidati alla scoperta delle diverse collezioni ceramiche del Museo, con particolare attenzione all’evoluzione storica di tecniche, forme e decori. Nella fase successiva, in laboratorio, prendono ispirazione da queste per realizzare personalmente un manufatto che porteranno con sé come ricordo dell’esperienza fatta.
Con l’attività “L’archeologo pasticcione” gli alunni imparano a costruire la storia partendo dalla visione diretta delle fonti materiali. Grazie ad una visita guidata e ad un gioco, gli alunni scoprono quali sono gli antenati degli oggetti che oggi usiamo quotidianamente. Al termine della visita i bambini aiutano un archeologo pasticcione che ha mescolato accidentalmente i reperti antichi ritrovati in uno scavo con gli oggetti moderni di casa sua.
Grazie ad una mappa colorata e a misura di bambino, nel percorso “Orientamuseo”, gli alunni vivono la visita guidata nel museo come un avventuroso percorso alla scoperta di un luogo nuovo, con le sue specificità e le sue regole. Nel laboratorio, al termine della visita, possono completare la mappa con la loro fantasia, ispirandosi a ciò che più li avrà colpiti durante la prima fase dell’attività.
L’attività di “Caccia al particolare” prevede durante la visita, una vera e propria caccia di particolari, tra le sezioni storico artistiche del museo, gli alunni esercitano il loro senso dell’osservazione come punto di partenza per la lettura e la comprensione di un dipinto, come in una sorta di magico puzzle componendo i pezzi di una storia, da rivelare attraverso una piccola caccia al tesoro e infine da completare con la propria fantasia.
Oltre a far conoscere a bambini e ragazzi, dai 3 ai 14 anni di età, la realtà museale del Sigismondo Castromediano quale polo di eccellenza per la cultura, la storia del territorio salentino e le arti, i laboratori sono finalizzati anche a far sviluppare il senso dell’osservazione, dell’orientamento e dell’organizzazione spazio-temporale; ad educare alla visione di un’opera d’arte e all’instaurazione di un rapporto personale con essa; ad educare alla lettura e decodificazione dei beni culturali come testimonianze delle civiltà del passato, della grande storia e della vita quotidiana; a insegnare a ricostruire la realtà dei diversi contesti storici cui appartengono i beni culturali; a sensibilizzare gli alunni su temi che accrescono la coscienza civica e la responsabilità individuale nei confronti di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale; ad educare alla tutela dei beni culturali; ad apprendere il corretto comportamento del visitatore all’interno di un museo; a conoscere il lessico della storia, della storia dell’arte e dell’archeologia.
Il Museo provinciale “Sigismondo Castromediano” è il più antico di Puglia. la storia delle sue raccolte risale al 1868, quando la Deputazione Provinciale di Terra d’Otranto nomina una commissione cui affida il compito d’indagare le vicende storico-artistiche di tutto il territorio salentino. L’energica attività della commissione, presieduta da Sigismondo Castromediano, porta alla raccolta di svariati materiali che trovano collocazione nell’istituendo Museo. La sua prima sede è in alcuni ambienti al piano terra dell’ex monastero dei Celestini; dal 1979 è stato trasferito nella nuova sede dell’ex Collegio Argento, trasformato in Museo seguendo il progetto di Franco Minissi.
Il Museo provinciale è suddiviso in cinque sezioni:Preistoria nel Salento, Collezioni antiche, Museo topografico, Medioevo ed età barocca, Ottocento e Novecento ed è aperto ai visitatori dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 19.30 e la domenica dalle 9 alle 13.30.
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