Ad Antonio Francone il premio CoastEsonda
Duro lavoro sui libri e in laboratorio, esperienze internazionali, una prima piccola grande affermazione nazionale. È l’esperienza di Antonio Francone, classe ’87, che si è laureato in Ingegneria delle Infrastrutture (triennale) nel 2012 e sta per discutere la tesi magistrale su “Erosione al fondo delle strutture di banchina provocata dai propulsori navali” per laurearsi in Ingegneria civile all’Università del Salento. Antonio è infatti il vincitore del premio per la miglior presentazione al congresso “CoastEsonda” su tutela della costa, dissesto idrogeologico e prevenzione dei rischi, che si è svolto nei giorni scorsi a Ferrara organizzato dal Gruppo Nazionale per la Ricerca sull’Ambiente Costiero (GNRAC): lo aspetta la bella occasione di un articolo di otto pagine su una rivista specializzata di settore.
«Nel 2014 ho partecipato al progetto Erasmus trascorrendo cinque mesi all’Università di Linares, provincia di Jaen (Spagna), e nel maggio di quest’anno», racconta Antonio, «ho partecipato al programma Erasmus+ traineeship. Per tre mesi ho potuto collaborare con il Laboratorio di Ingegneria Marittima della Universitat Politècnica de Catalunya a Barcellona. Il mio mentore, il professor Xavier Gironella, ha deciso di utilizzare il mio lavoro – uno studio sul problema dell’erosione al piede delle strutture di banchina prodotta dai propulsori navali - per contribuire alla ricerca nel settore costiero, permettendomi di partecipare all’evento organizzato a Ferrara. Il risultato ottenuto mi inorgoglisce, come studente e come salentino. Voglio ringraziare l’intero corpo docente del corso di laurea in Ingegneria Civile, in particolare i professori Roberto Tomasicchio e Felice D’Alessandro, per la disponibilità, professionalità, costante presenza durante il percorso formativo e la passione per le materie idrauliche che sono stati capaci di infondermi. Grazie a loro e ai professori Zavarise, La Tegola, Aiello, Micelli, Leone e Sciolti sono riuscito a ottenere questo risultato che riempie di gioia me e la mia famiglia. Il mio non è un caso isolato: altri miei colleghi, in precedenza, hanno conseguito importanti risultati durante esperienze di stage, tesi, workshop scientifici, posti di lavoro in Italia e all’estero. Il loro esempio è stato per me da guida e stimolo per le scelte intraprese. Per il futuro, ultimato il percorso di studi e concluso l’esame di abilitazione alla professione, inizierò la mia ricerca nel campo lavorativo in un settore che possa soddisfarmi professionalmente e che mi garantisca una continua crescita formativa insieme alla possibilità di carriera. Spero di trovare lavoro in Italia, ma sono disposto a qualsiasi spostamento all’estero. Spero che si possa continuare a parlare dell’Università del Salento come fucina di conoscenza e speranza per il futuro di noi giovani studenti salentini. Io, oggi, mi sento di farlo».
«Congratulazioni al dottor Francone», dice il Rettore Vincenzo Zara, «La sua esperienza è un esempio del percorso che cerchiamo di proporre a tutti i nostri studenti. Tra studio e opportunità di confronto nazionale e internazionale, vogliamo contribuire alla crescita umana e professionale dei ragazzi che scelgono l’Università del Salento per costruire le basi del proprio futuro».
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