“Le radici islamiche dell’occidente, le radici occidentali dell’Islam”
Piergiorgio Odifreddi, Vito Mancuso, l’imam di Lecce Saifeddine Maaroufi, Riccardo Noury di Amnesty International-Italia e docenti dell’Università del Salento a confronto sulla “circolarità culturale fra Islam e Occidente”: appuntamento per mercoledì 23 settembre 2015 nell’aula “Ferrari” di Palazzo Codacci-Pisanelli (piazza Angelo Rizzo, Lecce), dalle ore 9.30 alle ore 18.30, con la conferenza “Le radici islamiche dell’occidente, le radici occidentali dell’Islam”.
La conferenza si svilupperà in due sessioni: la mattina sul tema “Tra matematica e Dio”, il pomeriggio su “Tra tradizione e diritti umani”, «analizzando le influenze reciproche senza sottacere le differenze», spiegano gli organizzatori, i ricercatori Marco Mazzeo, Fabio Ciracì e Andrea Ventura, «con l’intento esplicito della comprensione dell’altro, necessaria per non chiudersi in posizioni identitarie fittizie. Infatti i drammatici avvenimenti in Medioriente hanno ridisegnato lo scacchiere geopolitico del mondo, dalla guerra in Afghanistan al recente caos che imperversa in Iraq e Siria, producendo instabilità politica, repressione e violenza nei confronti della popolazione civile e delle minoranze, fino a spingere l’Europa intera ad affrontare un fenomeno migratorio dalle dimensioni bibliche. Inoltre non più tardi dello scorso gennaio, gli attentati a Charlie Hebdo hanno suscitato non solo indignazione collettiva ma anche paura per l’altro e una pericolosa polarizzazione tra due punti di vista: libertà di parola, da un lato, e rispetto religioso dall’altro. Si tratta di una polarizzazione che può facilmente sfociare in un muro di incomprensioni: una civiltà si potrebbe reputare superiore all’altra. In particolare l’Islam potrebbe vedere nell’Occidente la manifestazione secolare della decadenza morale e l’Occidente potrebbe riconoscere nell’Islam l’ostacolo al progresso della scienza e ai valori laici. La costruzione dell’immagine del nemico è alimentata dalla ignoranza dell’alterità: parte dei musulmani non ha idea che “Occidente” non vuol dire solo colonialismo e crociate, ma anche rispetto dei diritti umani e libertà religiosa; parte degli occidentali non ha idea che “Islam” non vuol dire solo jihad e fondamentalismo, ma anche scienza e tolleranza. Oggi l’Islam e l’Occidente si trovano alle soglie di un futuro incerto e cupo, i cui sviluppi sono difficilmente prevedibili. Capire l’altro e la sua storia, individuando le radici comuni e le reciproche influenze», concludono, «può aiutarci a sventare “lo scontro delle civiltà” intraprendendo un percorso all’insegna del comune progresso».
Il programma dettagliato della conferenza:
Prima parte: “Tra Matematica e Dio”, ore 9.30/13.30
- Piergiorgio Odifreddi, matematico, logico e saggista
“La matematica araba: dalla trigonometria alle tassellazioni”
- Franco Tommasi, docente di Informatica – UniSalento, studioso di Cristianesimo delle origini
“Dal Gesù storico all’Islam attraverso il giudeo-cristianesimo”
- Vito Mancuso, teologo e saggista
“Il Dio della Bibbia e il Dio del Corano: analogie e differenze”
- Andrea Ventura, ricercatore di Fisica nucleare e subnucleare - UniSalento
“Abdus Salam: quando le interazioni (si) unificano”
Seconda parte: “Tra tradizione e diritti umani”, ore 15.30/18.30
- Fiorella Retucci, ricercatrice di Storia della filosofia medievale - UniSalento
“Da Occidente a Oriente e ritorno. Il lungo viaggio di Aristotele nella tradizione filosofica”
- Samuela Pagani, ricercatrice di Lingua e letteratura araba - UniSalento
“Lo spettacolo delle pene: politica della paura e libertà di parola nell’Islam”
- Saiffedine Maaroufi, imam della comunità musulmana di Lecce
“Islam: oltre il velo”
- Riccardo Noury, Amnesty International-Italia
“Medioriente, Islam e diritti umani”
Moderano Marco Mazzeo (Fisica sperimentale – UniSalento) e Fabio Ciracì (Storia della Filosofia – UniSalento).
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