"Expo 2015, positiva la prima uscita galatinese in Cascina Triulza ma è da migliorare"
Caro Dino, mentre sto aspettando nel terminal, dell'aeroporto di Milano Linate, di imbarcarmi sul Boing Alitalia che mi farà continuare il mio percorso vacanziero, vorrei raccontarti la mia esperienza milanese, in particolar modo dell' Expo 2015. Ho visitato l'entusiasmante mostra di Leonardo da Vinci, nel Palazzo Reale e il Cenacolo Vinciano presso il Refettorio di S. Maria delle Grazie, non ho parole per descrivere la bellezza di quello che ho visto. Assolutamente da vedere!
Ma vorrei parlarti di Expo 2015. Questa esposizione universale intitolata: "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita", per la quale si sono riconosciute, incontrare e messe in gioco più di 140 nazioni: perché nessuna esposizione, dalla prima, Londra 1851, a Shanghai 2010, aveva toccato un modo più centrale di questo per il futuro dell'umanità: il cibo. un tema strettamente intrecciato alla nostra storia e al Dna dell'Italia.
Se le esposizione precedenti hanno raccolto ansie e le aspirazioni dei partecipanti, con le loro culture nazionali e le conquiste dei moderni sistemi di produzione industriale, Expo 2015 si propone di far capire e conoscere l'alimentazione.
Questa edizione sarà sicuramente un successo, per due motivi. Primo, perché il nostro Paese nel mondo è indissolubilmente legato ai molti prodotti della sua terra: dalle farine ai vini, dalla frutta all'olio. Prodotti di grande qualità, insieme a una straordinaria abilità e tradizione culinaria: stare ai fornelli e sedersi a tavola è sempre stato un autentico "modus vivendi" tutto italiano. Che sia fast oppure slow, l'amore per il cibo è nei geni del popolo italiano. Secondo, perché questo argomento è stato al centro degli ultimi governi italiani per evitare gli sprechi alimentari e la giusta distribuzione degli alimenti tra i popoli del mondo.
Le mie personali considerazioni su Expo 2015 sono positive, sia dal punto di vista logistico che operativo. Anche se ho visto un interesse più commerciale che espositivo, soprattutto nei padiglioni dei Paesi più sviluppati. Gli espositori del Camerun, del Kenya del Sud-Est asiatico che hanno lasciato nei loro Paesi carestie, guerre, persecuzioni razziali, dittature avevano negli occhi sete di libertà e democrazia, proprio quella che noi europei abbiamo criticato con il referendum ellenico di domenica scorsa; Con la voglia di vivere, di crescere e produrre, quella crescita che ci viene negata da questa Europa con le sue "Quote Latte", con le sue liberalizzazioni selvagge atte per la crescita della Grande Distribuzione e contro il piccolo artigiano ed esercenti. Altra storia.
I padiglioni più interessanti sono stati quello dell'Azerbaigian, del Messico, del Camerun, dell'Europa, del Brasile e quello sinuoso degli Emirati Arabi Uniti, e inutile dirlo quello di "Patron Farinetti": Italy.
Abbiamo visitato un padiglione dedicato al terzo settore: Cascina Triulza, rimessa a nuovo per l'occasione, ospitava la società civile e le Onlus, nella quale esponevano due nostri artigiani con alcune eccellenze galatinesi: Pasticceria Matteo e Panificio Notaro; facenti parte di un protocollo d'intesa con l'organizzazione "il Cuore della Puglia". Questo progetto à stato voluto dall'Assessore alle Attività Produttive e Marketing Territoriale Alberto Russi e dal Sindaco Cosimo Montagna, in collaborazione dell'architetto Rita Taraschi, Dirigente dei Lavori Pubblici di Galatina.
Pur lodando l'iniziativa, dopo tutto l'Expo è un occasione da non farsi sfuggire, l'esposizione dei prodotti andrebbe rivista, come pure la visibilità della "Cascina" tra i padiglioni. Comunque essendo la prima collaborazione e la prima uscita con questa unione di Comuni pugliesi, posso giudicarla positivamente. Ma c'è da lavorare!
Ti starai chiedendo perché non abbia partecipato anch'io all'uscita con "Il Cuore della Puglia". Purtroppo l'esposizione all'Expo, dal 07 al 13 Luglio, coincideva con il mio, tanto atteso, periodo feriale. Ai lettori di Galatina.it intenzionati a visitare Expo 2015, consiglierei un comodo paio di scarpe e... un portafoglio bello pieno. Senza dimenticare il passaggio alla "Cascina Triulza".
Ora ti saluto, devo necessariamente imbarcarmi.
Ciao, ci vediamo a Galatina!
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