Donato Moro cittadino onorario della Città dei Martiri
Il prestigioso riconoscimento allo studioso galatinese è stato conferito ieri, ad memoriam, dal Consiglio comunale idruntino
Ieri pomeriggio il Consiglio Comunale di Otranto ha conferito la cittadinanza onoraria in memoriam al professor Donato Moro "per i fondamentali e originali contributi alla conoscenza storica della Città di Otranto dal Medioevo all'Età protomoderna, in cui ha posto in significativo risalto i caratteri originari e specifici del microcosmo idruntino nel bivalente rapporto tra Bisanzio e l'Occidente".
Qualche mese fa il Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all'Età Contemporanea della Università del Salento aveva invitato l'Amministrazione Comunale di Otranto a partecipare alle onoranze dell'illustre studioso nel 15° anniversario della sua scomparsa con una propria testimonianza ed un pubblico riconoscimento.
L'Amministrazione Comunale ha accolto con grande piacere l'invito e ha voluto conferire il riconoscimento al prof. Moro, nato a Galatina nel 1924 e venuto a mancare nel 1997.
Ispettore Centrale della Pubblica Istruzione, fin dal lontano 1971, ha coltivato il suo grande amore per la per la cittadina idruntina con numerose commemorazioni civili dei Martiri, ricerche in archivi locali e nazionali, pubblicazioni, saggi, articoli. Una cospicua serie di testi oggi tutti confluiti nella raccolta postuma "Hydruntum", a cura di Gino Pisanò.
Per Moro, la cruenta vicenda otrantina del 1480/81 rappresentò il terreno di una milizia critico-storica-filologica dal carattere strenuo, appassionato, sofferto per energie intellettuali e fisiche profuse, per inconcussa ricerca della verità documentale cui Egli subordinò ogni sentimento, ogni enfasi retorico-celebrativa, ogni moto di umana o campanilistica simpatia.
Per tale vicenda Donato Moro esplorò gli archivi, ritrovò testimonianze di fonti inedite e rare, le confrontò, con perizia, rigore scientifico e certezza filologica con altre contraffatte da interpolazioni erudite o celebrative, puntando unicamente alla verità.
Insomma, per Otranto, che è stata per lui il luogo della storia, il prof. Moro ha speso una vita. (fonte http://www.comune.otranto.le.it/)
Qualche mese fa il Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all'Età Contemporanea della Università del Salento aveva invitato l'Amministrazione Comunale di Otranto a partecipare alle onoranze dell'illustre studioso nel 15° anniversario della sua scomparsa con una propria testimonianza ed un pubblico riconoscimento.
L'Amministrazione Comunale ha accolto con grande piacere l'invito e ha voluto conferire il riconoscimento al prof. Moro, nato a Galatina nel 1924 e venuto a mancare nel 1997.
Ispettore Centrale della Pubblica Istruzione, fin dal lontano 1971, ha coltivato il suo grande amore per la per la cittadina idruntina con numerose commemorazioni civili dei Martiri, ricerche in archivi locali e nazionali, pubblicazioni, saggi, articoli. Una cospicua serie di testi oggi tutti confluiti nella raccolta postuma "Hydruntum", a cura di Gino Pisanò.
Per Moro, la cruenta vicenda otrantina del 1480/81 rappresentò il terreno di una milizia critico-storica-filologica dal carattere strenuo, appassionato, sofferto per energie intellettuali e fisiche profuse, per inconcussa ricerca della verità documentale cui Egli subordinò ogni sentimento, ogni enfasi retorico-celebrativa, ogni moto di umana o campanilistica simpatia.
Per tale vicenda Donato Moro esplorò gli archivi, ritrovò testimonianze di fonti inedite e rare, le confrontò, con perizia, rigore scientifico e certezza filologica con altre contraffatte da interpolazioni erudite o celebrative, puntando unicamente alla verità.
Insomma, per Otranto, che è stata per lui il luogo della storia, il prof. Moro ha speso una vita. (fonte http://www.comune.otranto.le.it/)
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Mercoledì, 16 Gennaio, 2013 - 19:10