All'Università del Salento 1,5 milioni di euro per studiare le nanofibre
Applicazione di nanofibre polimeriche a dispositivi laser innovativi: con questo obiettivo è stato interamente finanziato dallo European Research Council per complessivi 1,5 milioni di euro il progetto “NANO-JETS”. Il progetto, che avrà durata quinquennale e si occuperà di “Nanofibre polimeriche di prossima generazione: dai getti elettrificati all’optoelettronica ibrida”, è coordinato dal professor Dario Pisignano del Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” dell’Università del Salento e vedrà lavorare in sinergia lo stesso Dipartimento e l’Istituto Nanoscienze del CNR presso il Laboratorio Nazionale di Nanotecnologie di Lecce.
Il progetto “NANO-JETS” è risultato infatti vincitore di un “ERC Starting Grant”, che premia eccellenti proposte di ricerca formulate da ricercatori di qualsiasi nazionalità con 2-7 anni di esperienza maturata dopo il conseguimento del dottorato di ricerca, e con un curriculum scientifico di eccellenza molto promettente. In particolare, le “ERC Starting Grant” mirano a sostenere i leader emergenti della ricerca sul punto di costituire o rafforzare un gruppo di ricerca adeguato e di iniziare a svolgere attività autonoma di ricerca in Europa. Il risultato del progetto ha ancor più valore considerato che l’Italia soffre cronicamente di difficoltà nell’accedere a questi fondi “eccellenti”, superata da Gran Bretagna, Francia e Germania, ma anche da Olanda, Spagna e Svizzera.
È il secondo anno consecutivo che l’Università del Salento si aggiudica questo prestigioso riconoscimento: l’anno scorso era risultata vincitrice la professoressa Laura De Lorenzis del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione.
Dettagli sul progetto
Il progetto ha come obiettivo l’applicazione delle nanofibre polimeriche a dispositivi laser innovativi. Le nanofibre polimeriche sono filamenti sottilissimi, del diametro di alcune decine di nanometri, dunque migliaia di volte più sottili di un capello. La tecnologia dell’electrospinning o elettrofilatura è uno dei metodi più semplici con i quali è possibile produrre queste nanostrutture, e su di essa il gruppo del professor Pisignano detiene competenze altamente specializzate, sviluppate negli ultimi anni in un quadro di prestigiose collaborazioni internazionali. Nel progetto questa tecnica verrà ulteriormente migliorata e studiata per mezzo di tecniche di imaging ad altissima risoluzione temporale (metodi usati finora, per esempio, in campo militare) e nuovi modelli teorici. Inoltre le proprietà ottiche delle nanofibre ottenute per mezzo di questa tecnologia verranno studiate e indirizzate all’ottenimento di dispositivi laser di nuova generazione. La possibilità di controllare in modo efficace struttura, composizione e proprietà dei nuovi materiali sarà dunque alla base della realizzazione di queste nuove sorgenti di luce. Le ricadute del progetto saranno intersettoriali, dalla fisica di base all’ingegneria dei nanomateriali. La maggior parte del budget ricevuto dall’European Research Council sarà investito nella formazione di personale scientifico di alta specializzazione, dottorandi di ricerca e ricercatori. Obiettivo specifico dell’investimento ERC è infatti la formazione di un team dedicato di giovani ricercatori presso il Laboratorio Nazionale di Nanotecnologie, in quello che vuole anche essere un rafforzamento virtuoso di condivisione degli strumenti della ricerca e delle sinergie tra le eccellenze scientifiche presenti sul territorio.
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