In difesa della diversità alimentare
Si svolgerà i prossimi 6 e 7 maggio 2015 nella sala conferenze del Rettorato dell’Università del Salento (piazza Tancredi 7, Lecce), il convegno internazionale “Food diversity between rights, duties and autonomies. Legal perspectives for a Scientific, Cultural and Social Debate on the Right to Food and Agroecology”. L’evento è promosso e organizzato dal Gruppo di ricerca L.A.I.R. (Law and Agroecology – Ius et Rus), un team di studiosi dell’Ateneo salentino il cui scopo è l’approfondimento delle possibili relazioni e interconnessioni tra agricoltura, ambiente, alimentazione e sviluppo sostenibile.
«L’idea-forza del convegno consiste nell’accostarsi alla diversità tra gli alimenti come a un qualcosa che rappresenta ed esprime un valore in sé e per sé», spiegano gli organizzatori, «Si pensi alla tutela dei prodotti tipici, espressione delle irripetibili unicità delle tradizioni dei differenti territori, o all’importanza fondamentale di una dieta variata, ancorata ai cicli ecologici dei diversi luoghi di produzione e di consumo. Soltanto riconoscendo e proteggendo, in particolare con la forza cogente del diritto, il valore della diversità alimentare si può vincere la sfida cruciale di un futuro iniziato già oggi: coniugare il diritto umano al cibo e la lotta alla fame, da un lato, con la tutela della biodiversità e con il rispetto delle differenti culture gastronomiche, dall’altro. In quest’ordine di idee occorre riconoscere che la varietà dei patrimoni alimentari tradizionali, emersi lentamente nel corso di secoli con il paziente e creativo lavoro di decine di generazioni è oggi minacciata dall’omologazione dei cibi massificati, serializzati, artificiali e a basso costo, e dall’ortodossia imperante della globalizzazione economica che tende a standardizzare il cibo riducendolo a merce anonima. I giuristi devono perciò riacquisire consapevolezza di quanto sia preziosa la specialità dei saperi e dei sapori che formano la storia e l’identità profonda di ciascuna comunità e le consentono di aprirsi al mondo offrendo come bene comune proprio il “gusto delle differenze”.
«Proprio per queste ragioni», continuano i ricercatori del Gruppo Lair, «si è pensato che l’approccio al tema generale dell’agrobiodiversità, e a quello particolare della diversità alimentare, debba muovere da una prospettiva multidisciplinare che accomuna e metta a confronto, in prospettiva dialogica e dialogante, conoscenze ed esperienze tra loro anche profondamente distinte e differenziate quali quella giuridica (declinata rispetto a branche fondative come il diritto agrario, amministrativo, civile, costituzionale, comparato, internazionale e romano), agroecologica, sociologica, antropologica, politologica, storica ed economica. I numerosi relatori, di provenienza nazionale e internazionale, daranno vita a un ampio e articolato dibattito, che non sarà circoscritto agli aspetti esclusivamente scientifici delle varie tematiche affrontate ma che sarà attento anche alle relative implicazioni culturali e sociali e, perciò, aperto al pubblico».
Patrocinano e sostengono l’iniziativa: Banca Monte dei Paschi di Siena; Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie – Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISSiRFA – CNR); Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Lecce; Associazione Italiana per la Scienza della Sostenibilità; Università del Salento; Dipartimento di Scienze Giuridiche; Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo; Facoltà di Giurisprudenza; Facoltà di Economia; Facoltà di Scienze della Formazione, Scienze Politiche e Sociali; Corso di laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali; Studenti dell’Università del Salento.
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