Trenta posti in più nell'Ospedale di Galatina. Il bastone e la carota di Valdo Mellone
Si è difeso, ha attaccato, ha blandito i suoi (scarsi per la verità) accusatori ed, alla fine, dopo quattro ore di udienza è stato assolto. Valdo Mellone, direttore generale della Asl di Lecce, ha concluso, martedì sera, al 'Santa Caterina Novella' di Galatina, il suo tour sulla sanità salentina. In una serie di incontri, organizzati dal Tribunale dei diritti del malato, il manager di origini tarantine ha spiegato il misterioso piano di rientro "imposto dal Governo alla Regione Puglia" (all'interno il video con l'intervento conclusivo di Mellone) nelle parti che vanno ad incidere pesantemente sull'organizzazione sanitaria dell'intero territorio provinciale. La serata era dedicata agli ospedali di Galatina e Copertino destinati, ormai, a vivere in simbiosi condividendo le rispettive risorse (Donato De Giorgi, primario chirurgo, per esempio)."Dobbiamo tagliare 25 primari –ha spiegato Mellone. Non è strano immaginare che due reparti di chirurgia in ospedali che distano fra di loro meno di quindici chilometri possano avere lo stesso dirigente medico. Il criterio deve essere questo in tutte le situazioni".
"Galatina ha una storia ed una tradizione di prestigio, caro direttore –gli ha ricordato Antonio Aloisi, primario di Ortopedia al "Santa Caterina Novella" – un chirurgo come il professor Carrozzini, un radiologo come il dottor Cavallo, un ginecologo come il professore Mattana sono stati i fiori all'occhiello di un ospedale che, grazie a loro, aveva fama nazionale".
"Oggi a Galatina ci sono solo due sale operatorie che vanno ammodernate" -gli ha fatto eco Salvatore Mastria, dirigente medico di Anestesia.
"Spariscono i reparti (neurologia per esempio), si ristruttura e poi tutti gli ammalati finiscono in Medicina. Il lavoro aumenta e noi siamo sempre gli stessi" –ha sottolineato Alessandro Zecca, direttore del reparto galatinese.
Ci ha pensato Giuseppe De Maria, riprendendo l'introduzione di Mellone, a dare qualche numero in più sul nosocomio galatinese. "L'Ospedale sotto la gestione attuale-ha detto il direttore sanitario galatinese- è passato da 189 posti letto al 1 gennaio 2012 ai 219 di oggi". Entro dicembre, ha annunciato De Maria, verranno cantierizzati lavori per sette milioni di euro. Si prevede di costruire il corpo aereo di collegamento fra padiglione infettivi e padiglione centrale, di riattivare e ristrutturare in un blocco completamente nuovo 20 posti letto al quarto piano. Otto di questi saranno riservati alla terapia intensiva e 12 al pronto soccorso. Saranno realizzati anche studi medici per attività libero professionale ed un ampliamento ulteriore dell'ingresso. Verranno acquistate apparecchiature e arredi per 800 mila euro. E' stata, inoltre, ristrutturata la ex-chirurgia al secondo piano e sono stati completati i lavori di messa a norma antincendio.
"Si sta valutando -ha concluso Giuseppe De Maria – la possibilità di utilizzare come degenza gli spazi degli attuali uffici. Si potrebbe così raggiungere una dotazione complessiva di 400 posti letto".
Il ringraziamento ai presenti di Annamaria De Filippi, presidente di Cittadinanzattiva Onlus Puglia, è stato sincero ma non ha nascosto un po' di delusione. Il grande impegno di Maria Luisa Guido, responsabile del TDM di Galatina, non ha portato molti cittadini all'incontro. La sala era piena di addetti ai lavori. Si è affacciato anche qualche sindaco e qualche politico.
L'intervento conclusivo di Mellone è stata una vera e propria lezione di gestione manageriale della sanità pubblica. Con uso sapiente del bastone e della carota il direttore generale ha in sostanza dichiarato: "Ringrazio la maggior parte di voi perché fa il suo dovere ed è attaccata all'Azienda. Sappiate però che ognuno deve svolgere il suo ruolo. Voi fate bene i medici o gli infermieri o gli impiegati e lasciate a chi ha la responsabilità (e paga di tasca propria se sbaglia) l'organizzazione e la gestione delle risorse che la Regione ci mette a disposizione".
Tweet |