Al via gli stati generali delle donne di Puglia
E’ partita il 25 marzo presso Ecotekne a Lecce la prima tappa degli Stati generali delle donne di Puglia, coordinati da Serenella Mondini, consigliera regionale di parità. Gli Stati generali sono una sorta di autoconvocazione dal basso delle donne di tutta Italia, motivate a iniziare un percorso di condivisione e di proposta con al centro del dibattito il lavoro nella sua accezione più ampia: dipendente, autonomo, precario e d’impresa.
Attraverso un confronto serrato e molto concreto, le partecipanti al tavolo di discussione si sono prese la responsabilità di contribuire a stabilire le priorità dell’agenda per uno sviluppo sociale ed economico inclusivo e sostenibile. Il metodo consiste nel misurare l'impatto (reale e potenziale) che le donne hanno sul mondo del lavoro, per poi trasformarlo in proposte e nella definizione di priorità d’azione politica.
Dopo Lecce, le lavoratrici pugliesi si riuniranno ancora a Bari, Foggia e Taranto, per poi elaborare una proposta unitaria su base regionale che sarà portata prima ad un un incontro regionale il 22 maggio a Bari e successivamente agli Stati generali delle donne che si svolgeranno il 26, 27 e 28 settembre a Milano, all’interno di Expo2015, in occasione della conferenza mondiale delle donne intitolata “Pechino vent’anni dopo”.
A Lecce si sono confrontate mediche, sindacaliste, avvocate, psicologhe, imprenditrici, biologhe, ricercatrici, giornaliste, studiose di linguaggio e stereotipi, videomakers, fotografe, esperte di management dello sport.
Il lavoro è stato al centro della discussione, senza però tralasciare argomenti complementari ma decisivi come il confronto tra le generazioni, l’integrazione, il rapporto delle donne col potere e la leadership, la creatività, la democrazia paritaria, la salute delle donne e il rapporto con l'ambiente.
“Costruire le città delle donne”, ha dichiarato Serenella MOlendini, “per le partecipanti significa contribuire a restituire alle donne il desiderio di partecipazione attiva al mercato del lavoro nel contesto di una nuova economia più sostenibile ed inclusiva e di un rinnovato patto di condivisione tra uomini e donne in tema di cura."
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