"I 'morti' si sono fatti più in là"
“È vero sulla plancia di fronte alla scuola di via Arno non ci sono i manifesti mortuari ma basta attraversare la strada, percorrere venti metri e in piazza Lago Maggiore si trovano i tabelloni su cui, invece, sono regolarmente affissi”. Giorgio Cafaro, funzionario responsabile delle affissioni del Comune di Galatina, ci tiene a sottolineare che nel Quartiere Giovanni Paolo II non c’è alcun disservizio e, soprattutto, non c’è nessuna relazione fra l’apertura della tangenziale ovest e la ‘sparizione’ dei manifesti.
“Gli annunci mortuari –spiega- non vengono stampati in almeno duecento copie, come accade per quelli pubblicitari, con le quali si possono coprire tutti gli spazi presenti nella città e nelle frazioni. A disposizione dell’attacchino vengono messi pochi esemplari e, qualche volta, i famigliari indicano anche delle zone particolari in cui desiderano che vengano affissi. Ecco perché accade che in alcuni spazi non vengano attaccati”.
“Insomma mi piacerebbe –sorride Giorgio Cafaro- poter concludere, come ha fatto lei nella sua risposta alla signora che le ha scritto, ma purtroppo i ‘morti’ continuano ad esserci. Si sono semplicemente fatti più in là”.
In via Arno "non si muore più"
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