Sandra Antonica candidata al Senato
Decide di sedersi sul divano bianco sotto la foto di John Kennedy, con il figlio John John nascosto nel vuoto della scrivania, e l’intervista, alla vigilia di Natale 2012, comincia. Sandra Antonica ha deciso di accettare la candidatura al Senato della Repubblica ed ora è un fiume in piena. Parla di politica con la passione e la lucidità di sempre e lo fa dopo un anno e mezzo in cui “sono avvenuti fatti importantissimi nella mia vita” (il matrimonio con Vincenzo e la nascita del figlio Roberto, ndr). Sarà candidata al Senato della Repubblica e ha già cominciato la sua campagna elettorale. In quella per le primarie del PD, che si terranno domenica prossima, è fondamentale che prenda molti voti in modo da guadagnarsi sul campo la collocazione in un posto ‘utile’ nel listino. A Galatina hanno diritto di voto circa mille persone (tutti coloro che hanno partecipato alle primarie e gli iscritti al Pd del 2012).
“In questo momento storico è comunque un onore fare una battaglia politica per il proprio paese –ci tiene a sottolineare l’ex-Sindaco di Galatina- e poi non si vive senza politica, non si pensa senza politica. Non farla è come scegliere di non essere cittadini. Sono stati quei 3250000 uomini liberi che si sono recati alle urne alle primarie a convincermi a ri-salire (come dice Monti) verso la Politica”.
Perché i Salentini dovrebbero fidarsi di Sandra Antonica?
“Così come dico per la legalità, il rinnovamento si pratica e non si predica e basta. Per il PD salentino sono un’opportunità che gli può consentire di uscire da quelle logiche di lotte fratricide, di spartizioni fra lobby di potere e correnti. Il mio slogan sarà Wake up! Svegliati! Le parlamentari possono cambiare tutto o forse niente. Decidi tu! Sei sempre tu che decidi. Oggi puoi scegliere. Se non lo fai non dire, poi, che la colpa è degli altri. (…) Nella mia vita non ho mai avuto paura di ciò che potevo imparare. Non sapevo cucinare ma se oggi ti invito a cena a casa mia non muori di fame. Ogni giorno imparo qualcosa con molta umità”.
Diventare legislatore comporta dover decidere su fatti importanti. Come ti comporteresti sul problema delle carceri? Sei favorevole all’amnistia proposta da Pannella?
“Il carcere ha una funzione rieducativa ma per essere rieducato devi poter vivere in un carcere. Ieri ne ho parlato con un ex-detenuto che era al comizio in piazza e che sta tentando di reinserirsi nella società galatinese. Mi ha stupita il suo coraggio di chiedere una mano. In Italia oggi non ci sono le condizioni per la rieducazione. Dobbiamo creare la possibilità di essere trattati, anche in carcere, come uomini”.
Il Sindaco Montagna rispondendo ad una domanda di Valentina Chittano sull’omosessualità l’ha assimilata alla libertà. Ti pongo lo stesso interrogativo.
“Conosco tanti uomini e donne per bene che fanno quello che vogliono della loro vita. Penso ad un sacco di persone con le quali ho amicizia che sono bellissime, splendide, umane, generose. Sono normali, sono amici hanno un nome e sono semplicemente persone”.
Parliamo di lavoro. Te ne sei occupata da Sindaco e sei stata accusata delle peggiori nefandezze politiche (mi riferisco alla Csa).
“Sono stata accusata di cose che non ho fatto figurarsi se non riesco a difendere le scelte che ho fatto. Molte delle intuizioni che ho avuto si stanno rivelando giuste (tangenziale interna, megaparco, tutte le risorse che ho attratto e che poi non ho potuto seguire)”.
Quando verrai eletta Roberto verrà con te in Senato?
“Dipende dalle facce che ci arrivano. Sono convinta, con Dostoyevsky, che la bellezza salverà il mondo quindi prima andrò a vedere e poi deciderò”.
Galatina sarebbe stata quella che è senza Sandra Antonica, sindaco?
“Le cose vanno sempre come devono andare. Essere stata l’unico donna sindaco (e siamo nel 2013) è un privilegio. Auguri”.
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