"Vi racconto la mia scuola"
La Scuola di via Corigliano-la Scuola Secondaria di 1°grado Giovanni XXIII- “fotografata” nel primo giorno di scuola, offre una visione operosa e, nello stesso tempo, poetica di una Scuola che si apre agli alunni e al territorio, che accoglie, coinvolge, include. La Scuola, raccontata con le parole di una Professoressa, voce solista del coro di tutti i Docenti della Scuola Secondaria Giovanni XXIII - in particolare- e di tutti gli Insegnanti delle Scuole del Polo 3, è anche la “mia scuola”, la Scuola in cui lavoro da venti anni, la Scuola che mi ha tenuta legata a sé, la Scuola che io mi sforzo di dirigere con la passione, la dedizione, l’amore che dono ogni giorno a ciascuno dei miei alunni, affinché nel loro futuro vedano solo formazione, cultura e SUCCESSO. (Rosa Anna Di Donfrancesco)
VI RACCONTO LA “MIA” SCUOLA
15 settembre 2014, primo giorno di scuola. Ho deciso di anticipare di molto il suono della campanella, tutto deve essere perfetto per accogliere i nostri ragazzi. Giunta nella sede di via Corigliano scopro che lo stesso fremito ha preso anche gli altri colleghi; siamo tutti lì, ci muoviamo come formiche in un formicaio, ciascuno conosce il suo compito, del resto, nei giorni precedenti, abbiamo studiato l’accoglienza nei minimi dettagli, ma la scrupolosità non è mai troppa. La luce dei caldi mattini di fine estate irradia nelle aule attraverso le grandi finestre, i colori azzurro mare e giallo sulle pareti del piano completamente rinnovato allietano i cuori; c’è aria di festa. Alla spicciolata, nello spazio antistante il portone d’ingresso, si radunano alunni e genitori. Ci siamo, pochi minuti e poi il nuovo anno scolastico inizierà ufficialmente; ecco il suono della campanella che scandirà le nostre mattinate per tanti mesi. Le classi vengono chiamate una a una,avanzano più baldanzosi gli alunni del terzo anno, seguiti da quelli del secondo, mentre, minuti e timidi, stentano a staccarsi dai genitori i bambini delle classi prime. Come la linfa si propaga in tutte le parti di una pianta per nutrirla, così,a mano a mano che i ragazzi li percorrono, i corridoi e le aule prendono vita.
Le mamme più apprensive guardano noi docenti dritto negli occhi e con l’intensità del loro sguardo ci dicono: “ Vi affidiamo il nostro bene più prezioso…”. In un rituale ormai consumato, ma non scontato, noi docenti accogliamo gli alunni con un sorriso, li disponiamo in una fila ordinata e li accompagniamo in classe; è la nostra risposta silenziosa allo sguardo delle madri: “Abbiate fiducia”
FIDUCIA, questa è la parola chiave che Il Polo 3 di Galatina pone al centro del proprio progetto educativo. Dalla Scuola dell’infanzia al termine della Scuola Secondaria di Primo grado prendiamo per mano dei bambini e li accompagniamo con pazienza nel loro lungo percorso di crescita.
Don Milani diceva che la scuola siede tra il passato e il futuro e deve averli presenti entrambi: questa è la nostra Scuola, un’armonia di tradizione e innovazione, un albero che, grazie a radici solide, si staglia robusto nel cielo. Un corpo docente dinamico e di grande professionalità, sapientemente guidato da una Dirigente di lunghissima e provata esperienza, Rosa Anna Di Donfrancesco, è sempre pronto al confronto, all’aggiornamento, a mettere in campo tutte le sue competenze per cucire addosso ad ogni allievo il progetto educativo più adatto, affinché assecondi le pieghe della sua personalità come il più bell’abito della festa, la festa della sua vita.
Quanti progetti abbiamo in serbo per i nostri alunni anche per l’anno scolastico appena iniziato!
L’ambizioso Comenius che vede la nostra Scuola protagonista in ambito europeo. Avviato lo scorso anno con gli alunni delle classi seconde, proseguirà solo nel Polo 3 e coinvolgerà le classi terze. Il Comenius rappresenta un’imperdibile occasione di scambio interculturale tra paesi dell’Unione Europea; pochi Istituti riescono a parteciparvi. Gli alunni, guidati dai docenti hanno lavorato alacremente: sono partiti dalla riscoperta delle tradizioni e dei mestieri dei nostri avi, hanno realizzato interviste a dolcissime “nonnine” che con nostalgico rimpianto hanno raccontato degli antichi mestieri, del millenario rituale della raccolta delle olive per la produzione del nostro ottimo olio, l’oro di Puglia. E che dire delle visite presso i laboratori di lavorazione della ceramica dei paesi limitrofi: i ragazzi hanno assistito ad alcune fasi del processo di realizzazione dei manufatti e hanno potuto manipolare loro stessi la terracotta, scoprendo un settore dell’artigianato e dell’imprenditoria locale che ci rende orgogliosi in tutto il mondo. In questo anno scolastico la ricerca si concentrerà sulla lavorazione della pietra leccese, il materiale che rende i nostri monumenti inconfondibili per la ricchezza dei loro intarsi, per la luce bianca che riflettono quando si stagliano nell’azzurro del cielo e per l’oro di cui si tingono nell’ora dei tramonti estivi. Tutto questo bagaglio di conoscenze viene veicolato dai nostri alunni, in lingua inglese, presso i paesi partner nel progetto: Spagna, Ungheria,Turchia e Polonia.
Il Comenius dunque getta un ponte tra il passato degli antichi mestieri e il futuro delle nuove generazioni in cui l’inglese è la lingua della comunicazione internazionale e l’ Europa la patria comune. Ma il Polo 3 si spinge al di là dei confini dell’Unione Europea e, novello Peter Pan, coinvolge nelle sue “avventure” anche gli studenti della scuola 1251 di Mosca, una fra le più antiche e prestigiose della capitale russa, con cui è gemellato da qualche anno. Si tratta di un’occasione più unica che rara di scambio culturale reso concreto da contatti epistolari, in forma cartacea e via mail, tra i nostri alunni e i coetanei russi. E’ ricchissima la quantità di informazioni che sono circolate tra paesi tanto diversi tra loro per collocazione geografica, storia e tradizioni!
L’11 maggio 2013 il nostro Istituto ha avuto anche l’onore di ospitare una delegazione della scuola russa gemellata che è stata accolta dai ragazzi con un’emozionante manifestazione in cui lingua, colori, suoni italiani, salentini e russi si sono mescolati in un’ unica armonia, simbolo di relazione condivisa tra due popoli.
Il Polo 3 dunque si connota come scuola dagli ampi orizzonti, proteso verso il futuro, memore del passato, rispettoso della tradizione. Il modus operandi dei Docenti, insieme con la Dirigente, è sempre coerente con questi orientamenti, ecco perché il percorso culturale che la Scuola progetta per i suoi alunni è così variegato: la tradizione è conoscenza del territorio, attenzione alla realtà locale, studio del Latino, che il Piano dell’Offerta formativa quest’anno propone come percorso curricolare nelle classi terze della Scuola Secondaria di Primo grado. Ma tradizione fa rima con innovazione per cui, fin dalla scuola dell’infanzia i nostri alunni si accostano al mondo del computer e dell’inglese. Nell’anno scolastico in corso, la sede di Via Corigliano si è dotata di nuove attrezzature informatiche al servizio di una didattica moderna e vicina al linguaggio dei giovani: computer portatili e nuove LIM ( lavagne interattive multimediali) arricchiranno il già fornito laboratorio di informatica e quello di Scienze.
L’Istituto, nella sede della Scuola media, può contare inoltre su una palestra amplissima e interamante ristrutturata e sull’allestimento di un laboratorio artistico che consente di affiancare lo studio della teoria alla pratica: i ragazzi si cimenteranno nella lavorazione dell’argilla con un tornio manuale, apprenderanno fattivamente le tecniche di manipolazione della cartapesta e della pietra leccese, con l’ausilio di un programma di elaborazione grafica multimediale per effetti speciali. E per entusiasmare e motivare sempre più gli alunni alla lettura e alla scrittura, a cosa abbiamo pensato? A un ricchissimo Progetto Biblioteca e al Progetto Giornalino d’Istituto on line che lo scorso anno ha visto una numerosissima partecipazione e ha riscosso un enorme successo.
Queste sono solo alcune delle iniziative che il nostro Istituto ha deciso di promuovere, tante altre sono “in cantiere”.
Il Polo 3 non è la Scuola dei grandi numeri, mi piace definirla una scuola a misura di alunno, le classi non sono molto numerose, i docenti lavorano in completa armonia e condivisione di intenti tra di loro e con la Dirigente. E’ una scuola che sa rinnovarsi, che non lascia solo nessuno, che insegna ai giovani i valori e il rispetto per la vita. Rispetto per la vita: questo è in tema delicatissimo sul quale i nostri ragazzi sono stati indotti a riflettere quando, guidati da un vero e geniale artista, il nostro docente di educazione artistica , sono stati coinvolti nella realizzazione di un cortometraggio in memoria di Gabriele Inguscio scomparso a soli 19 anni in seguito a un incidente stradale. Il frutto del loro lavoro è un video intitolato “Il cerchio della vita”, un’emozionante poesia dedicata alla vita, sussurrata attraverso delicatissime immagini. Presentato al 9° festival nazionale del cortometraggio scolastico “Gabriele Inguscio”, edizione 2014, il nostro lavoro è stato giudicato il migliore tra le centinaia pervenute, aggiudicandosi il primo premio.
Questa è la mia Scuola, la Scuola che amo, quella in cui credo; una Scuola che supera le barriere del tempo, perché vive nello sguardo e nel cuore degli alunni ai quali ha insegnato a guardare con FIDUCIA al futuro. (M. P.)
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