"Non basta immaginare il futuro, bisogna costruirlo"

Colacem partecipa al SAIE di Bologna e presenta il suo 'Rapporto di Sostenibilità'

Colacem sarà presente con uno stand al SAIE, la Fiera dell’edilizia di Bologna, dal 22 al 25 ottobre. La Fiera si preannuncia interessante e stimolante e che cercherà di offrire spunti per il rilancio di investimenti utili alla ripartenza dell’economia nazionale. "Durante l’evento -comunicano da Gubbio-  Colacem parlerà e ragionerà della propria organizzazione e dei propri stabilimenti, evidenziando come questi interpretino la sostenibilità in modo concreto e tangibile. Tratterà di innovazione, di applicazioni dei prodotti, di compatibilità ambientale delle opere, fino a spiegare la propria vision e cultura d’impresa.
Tutti argomenti che sono approfonditi nella nuova edizione del Rapporto di Sostenibilità Colacem che sarà presentato al pubblico del SAIE in ogni suo aspetto. Rapporto già disponibile sul sito web e nelle pagine aziendali dei maggiori social network".
All’interno dello stand, Colacem dedicherà ogni giornata ad un tema da proporre ai visitatori: mercoledì si comincerà con le "aree estrattive", analizzando le tecniche di coltivazione e riambientamento utilizzate dall’azienda, considerate eccellenze da parte di importanti associazioni ambientaliste. Giovedì si affronterà il modo in cui Colacem interpreta la produzione di cemento: qualità degli impianti, processi produttivi efficienti e attenti all’ambiente, normative europee, controllo delle emissioni, rifiuti. Venerdì si toccheranno i temi delle pavimentazioni stradali in calcestruzzo. Sabato sarà la volta dei prodotti e delle loro applicazioni.
"La scelta di puntare decisamente al confronto e al dialogo sugli argomenti della sostenibilità, anche in occasione del SAIE -spiegano i cementieri eugubini- è motivata da alcuni obiettivi che l’azienda storicamente persegue: valorizzazione delle relazioni con i clienti, i territori, le comunità, le istituzioni, il mondo della scuola e dell’università, gli altri stakeholder in genere, per costruire insieme un modo positivo di fare economia. Così Colacem immagina il suo ruolo, il suo contributo al rilancio della crescita del paese.
Una crescita che sarà possibile, come molti economisti in questi giorni hanno ricordato, attraverso la ripresa della domanda interna, con investimenti nelle infrastrutture. Si creerebbero in tal modo da subito cantieri e occupazione, un volano vitale anche per gli altri settori. Infrastrutture e costruzioni devono però avere caratteristiche avanzate, tenendo conto della loro compatibilità con l’ambiente, favorendo la creazione di luoghi dove le persone vivono meglio. Il territorio e la natura sono beni preziosi che vanno gestiti e governati con la sensibilità necessaria, sempre. Questa sarebbe la migliore risposta a quei piccoli gruppi che dicono no a tutte le trasformazioni, a ogni tipologia di investimento che si tramuta in interventi, a chi fa della demagogia e della paura un’arma regressiva.
Colacem è invece convinta che sia tempo di agire. Non serve solo immaginare il futuro, lo si deve costruire nella concretezza, passo dopo passo, insieme agli altri, dove ognuno offre il proprio contributo sia in termini progettuali, sia culturali e sia economici".



Mercoledì, 22 Ottobre, 2014 - 00:07