Primo giorno di scuola elementare
Un pensiero alle famiglie, alle prese in questi giorni con nuove spese, forse previste o forse no , forse troppe o forse giuste. E soprattutto un pensiero alle mamme indaffarate con i preparativi per l’inizio del nuovo anno scolastico. Alle prese con uno zaino ridotto male da sostituire o forse da sistemare, alle prese con grembiuli e quaderni, con matite e pastelli. Bisogna prenotare i libri, affrontare la consueta indecisione nella scelta del “diario”, conciliare “possibilità” e mugugni, pianti e lamenti.
Un pensiero ai tanti bambini che hanno ancora negli occhi il colore del mare, ancora abbronzati e ancora svogliati. Traditi dal “tempo bastardo” passato troppo in fretta, che ha spazzato via “le vacanze” troppo presto, all’improvviso. Con sul volto la preoccupazione dei compiti per le vacanze non fatti e senza nessuna voglia di risentire il suono della sveglia e della campanella. E la mamma a fare spazio, mettere a posto, dare un sguardo frettoloso a libri e quaderni e leggere tra la pagine bianche di un quaderno appena comprato una consolazione o forse una preoccupazione: passerà anche quest’anno. E tutti ad aspettare l’arrivo del PRIMO GIORNO DI SCUOLA, tutti in attesa di vedere quella distesa di grembiulini azzurri e rosa piena di genitori, nonni, zii, fratelli e sorelle, tutti ad aspettare il suono della campanella davanti al cancello. E quando quel suono puntualmente arriva c’è un bacio per tutti, poi un ultimo saluto prima di sparire dietro la porta di un nuovo anno scolastico.
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