È morta la signora investita in via Val d'Aosta

"Provvedimenti immediati sul quel trivio. Va tutelata l'incolumità dei cittadini". Ferma presa di posizione dell'assessore ai lavori pubblici

Galatina - Addolorata Vincenti non ce l'ha fatta. Il 9 agosto scorso, intorno alle ore 11, era stata investita da uno scooter sulle strisce pedonali al trivio ‘maledetto’ fra via Val d’Aosta, Largo Tevere e via Toscana. La signora abitante a Galatina ma nata a Cutrofiano, avrebbe compiuto 78 anni il prossimo 14 settembre. Ha cessato di vivere nella mattinata di ieri nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale 'Perrino' di Brindisi. Le sue condizioni erano apparse subito gravi ai sanitari del 118 che l’avevano soccorsa. L’anziana donna era stata trasportata in codice rosso al ’Santa Caterina Novella’. Aveva più traumi in tutto il corpo ma quello che preoccupava seriamente era un versamento cerebrale messo in evidenza dalla Tac. Erano stati i medici del Pronto Soccorso di Galatina a disporre il suo immediato ricovero nel reparto di neurochirurgia del nosocomio brindisino. I medici del ‘Perrino’ hanno fatto di tutto per salvarla. Nove giorni dopo l’ingresso nella struttura brindisina Ada (è il nome con il quale era più conosciuta) si è spenta.
L’investitore, F. F., trentaquattrenne abitante a Noha ma nato a Nardò, il giorno dell’incidente aveva dichiarato che, mentre procedeva in via Val d’Aosta verso via Gallipoli, non aveva visto la signora sulle strisce perché distratto da un’altra auto che proveniva da Largo Tevere.
Tutti i rilievi sul luogo furono effettuati dalla Polizia Locale di Galatina.
Del decesso è stata informata la Procura della Repubblica di Lecce che dovrà decidere gli accertamenti sul caso.
Un dato certo è che quell’incrocio è di una pericolosità estrema. Più volte i responsabili a vario titolo della viabilità cittadina hanno effettuato dei sopralluoghi senza però mai prendere provvedimenti definitivi.
Proprio sul quel trivio si affaccia una scuola materna. Genitori e bambini rischiano di essere travolti ogni volta che attraversano la strada. Le auto non si fermano ai segnali di 'stop'. Le strisce pedonali, peraltro quasi invisibili, si trovano subito dietro una curva e chi proviene da Noha non le vede.
”Non tollererò ulteriori incertezze sul da farsi-aveva dichiarato Andrea Coccioli, assessore ai lavori pubblici, nei giorni successivi all’incidente. Ci sono due possibili soluzioni. Farò adottare immediatamente almeno una. Abbiamo il dovere di garantire l'incolumità dei cittadini”.

Martedì, 19 Agosto, 2014 - 00:07

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