A Roma si fanno togliere i tavolini in Piazza Navona a Galatina si autorizzano le costruzioni in acciaio e plastica in Piazza San Pietro
Il Tar del Lazio, venerdì scorso, ha intimato al ristorante 'Tre scalini' ed al bar 'Bernini' di Piazza Navona a Roma di "ripristinare lo stato dei luoghi e dimezzare il numero dei tavolini" davanti ai loro esercizi commerciali". Ieri i titolari dei due famosi locali romani, sotto l'occhio attento dei Vigili Urbani della Capitale, hanno fatto rimuovere gli ombrelloni e i tavolini in più rispetto a quelli consentiti.
Come più volte abbiamo fatto notare agli amministratori galatinesi, nel caso di Roma si tratta 'semplicemente' di tavolini ed ombrelloni, a Galatina, invece, sul basolato di Piazza San Pietro sono state costruite, con tanto di autorizzazione delle autorità competenti, delle vere e proprie orrende strutture in acciaio e plastica.
L'1 giugno 2014 è entrato in vigore il Decreto Legge 31 maggio 2014 n. 83 che all'art. 4 recita :"Al fine di rafforzare le misure ditutela del decoro dei siti culturali (...) i competenti uffici territoriali del ministero (Sovvrintendenze, ndr) e i Comuni avviano procedimenti di riesame (...) delle autorizzazioni e delle concessioni di suolo pubblico che risultino non più compatibili con le esigenze di cui al presente comma anche in deroga ad eventuali disposizioni regionali (...)".
È troppo chiedere al Sindaco di Galatina che cosa pensa in merito? Roberta Forte, suo assessore delegato all'Urbanistica tace. Guglielmo Stasi, dirigente del settore è in ferie. Antonio Orefice, comandante dei Vigili Urbani e responsabile del Suap ha la bocca cucita. Augusto Fachechi, consigliere delegato al Centro Storico, sembra troppo impegnato a disegnare la nuova viabilità per dare qualche risposta su questo tema. Le opposizione (tutte!) pronte sempre a strapparsi le vesti su banalità di tipo partitico, sembra che non passino mai in piazza San Pietro. In particolare Carlo Gervasi, che, invece, vi staziona spesso, pare che la attraversi ad occhi chiusi.
Alcuni commercianti della Piazza si lamentano della chiusura serale del 'salotto cittadino'. Probabilmente, dal loro punto di vista, non hanno torto. Sarebbe però importante che qualcuno chiarisse loro che quello spazio su cui si affaccia la Chiesa Madre non è il cortile della loro casa ma il cuore della città. In 27000 saremo pronti a difendere i loro diritti se però loro capiranno che dobbiamo essere tutti impegnati a preservare il "bello" che i nostri antenati ci hanno donato per restituirlo integro ai nostri posteri.
Le "Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo" emanate da Renzi valgono anche a Galatina?
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