Tap, "Bastava chiedere scusa"
Ho partecipato giovedì pomeriggio ad un incontro pubblico avente come oggetto il contributo di TAP alla festa patronale di SS Pietro e Paolo, perché nonostante l’imbarazzo di questi giorni ho ritenuto giusto dare il mio contributo alla risoluzione del problema. Consentitemi una precisazione. Non condivido il documento del Partito di Rifondazione Comunista o meglio non condivido la separatezza fra quel Partito e la sua rappresentanza nel Governo della Città. Ne rispetto la posizione ma non la giudico sufficiente.
O forse (più probabilmente) è il tentativo disperato di allontanare dai propri rappresentanti ogni responsabilità, negando così il valore stesso della Politica. Chi contribuisce con i soldi pubblici ad una manifestazione, (a maggior ragione se si tratta della festa principale della Città) ha il dovere e l’obbligo morale di controllare come le risorse vengono spese, di realizzare l’idea progettuale e di scegliere con chi condividere l’esperienza della contribuzione. E lo deve fare perché è suo compito.
E’ scandaloso che non venga fatto!
E’ scandaloso prendere le distanze da “collaboratori” (perché tali sono i componenti del comitato quando a loro si versano € 16.000 di denari dei contribuenti) dopo che ci si è sottratti ai naturali doveri.
Ho visto giovedì la mia logorroica vicesindaca urlare per spiegare ragioni inspiegabili e non l’ho sentita dire l’unica parola che andava detta: SCUSATE dovevo controllare e fare il possibile per evitarlo e non l’ho fatto!
Non riesco a tacere il mio disagio nell’ammettere che l’ingenua leggerezza del comitato (ho appurato che hanno avuto contatti solo con una nota agenzia di marketing) ci ha esposti ad una pessima figura. Ma da me è ASSOLTO.
Non spetta al comitato esprimere un giudizio sul valore strumentalmente politico della sponsorizzazione TAP e checchè se ne dica non sono disposta a tacere la mia solidarietà al Parroco che non è tenuto ad occuparsi di politica e delle seppur giuste, battaglie ambientali.
E’ ormai nota la mia netta contrarietà al progetto che vede la realizzazione del gasdotto finire a Melendugno. Mi batterò con tutte le forze affinchè il Salento non venga ulteriormente oltraggiato e lo farò ad ogni livello.
Ringrazio il comitato NO TAP per l’impegno a favore di questa importante battaglia e nonostante la fiducia nella politica sia ormai pari a zero (soprattutto per responsabilità di politici ipocriti) mi propongo perché mi si utilizzi per portare a casa il risultato.
Preciso che il mio sfogo è personale e non coinvolge il livello locale, provinciale o regionale del mio partito, la cui posizione su TAP è però notoriamente comune alla mia.
Mi assumo come sempre, ogni responsabilità per i miei liberi ragionamenti e le mie laiche esternazioni.
Sandra Antonica, cittadina galatinese
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