Sono stanca dei 'santi in paradiso'

Mi sono sposata di sabato in Municipio a Galatina nel 2008 ma non pensavo di avere danneggiato le casse comunali. A quando un regolamento?

Caro Dino,  ti scrivo in riferimento alla lettera di Sandra Stefanelli sui matrimoni civili di sabato. Come tu ben sai io mi sono sposata di sabato in comune a Galatina, precisamente il 13 settembre 2008. All’epoca, alla mia richiesta di sposarmi di sabato (per me fondamentale poichè molti degli invitati venivano da fuori), la risposta fu che non era possibile tranne in casi eccezionali. Salvo poi, quando io dissi che avrei chiesto un appuntamento con il sindaco per chiedere il nulla osta, l’impiegata mi disse che forse se ne poteva parlare, di ripassare.
Infatti, quando ripassai dopo qualche giorno, mi fu detto che non c’era alcun problema. Ora, io non avevo idea che questo avesse le implicazioni che tu segnali, sicuramente stupidamente da parte mia non ci avevo pensato, presumevo rientrassero nei ‘doveri’ degli impiegati comunali (senza assolutamente sminuire il loro lavoro), non credevo che avere il comune ‘aperto’ per un’ora un sabato e un paio di impiegati sconvolgesse le casse comunali. E nessuno me lo fece presente all’epoca, chè volentieri avrei contribuito, visto che il matrimonio in comune è gratis. E assolutamente niente aveva a che vedere il fatto che a celebrare il matrimonio fu un consigliere comunale mio grandissimo amico, poichè questo fu solo deciso successivamente.
La ragione della mia lettera è questa. Mi sono immedesimata perfettamente nella situazione di Sandra, è estremamente frustrante ricevere risposte vaghe e ‘irritate’, che lasciano intendere che se fossimo qualcun altro potremmo avere risposte diverse; è deprimente ricevere risposte che ci relegano in quel limbo di ‘sconosciuti’ per cui ogni piccolo gesto quotidiano diventa una lotta immane.
A me ‘sti famosi ‘Santi in paradiso’ hanno decisamente stancato. Se il comune di Galatina ha un regolamento che dice che ci si sposa dal lunedì al venerdì che questi siano i giorni e basta. Se no, che sia per tutti o per nessuno. Se servono dei contributi per questo, che si faccia un CHIARO REGOLAMENTO in cui si dice che i matrimoni civili si celebrano in comune dal lunedì al venerdì, e che per il sabato si deve pagare la differenza. Ma che si smetta di far sentire le persone scomode e inopportune quando chiedono solo quello che è loro dovuto.
Ci tengo a chiarire che non ho niente contro nessun impiegato comunale, che gli utenti ‘scortesi’ del comune irritano anche me, quando si è maleducati per partito preso, perchè si parte dal presupposto che gli impiegati pubblici abbiano vita facile.
Allo stesso modo non sopporto l’arroganza dell’avere ‘il coltello dalla parte del manico’. Un po’ di sana civiltà ed educazione ci porterà in Europa, forse. Auguri a Sandra e a tutti i lettori.

Cara Luigina, sono d'accordo con te e ricambio di cuore i tuoi auguri. (d.v.)

Sabato, 19 Aprile, 2014 - 00:07