"A Galatina, mai(?) di sabato!"
Gentile Direttore, Le scrivo per rendere noto a tutti l’incoerenza e la mancanza di rispetto che le amministrazioni e gli impiegati comunali dimostrano nei confronti di cittadini che invece si impegnano a non cadere nei soliti trucchetti delle ‘conoscenze’. Il 14 marzo 2014 (venerdì) io ed il mio fidanzato ci siamo sposati con rito civile presso il Comune di Galatina. La nostra volontà però era di sposarci il 15 marzo, ovvero il sabato. Quando però abbiamo avanzato questa richiesta all’impiegata dell’ufficio Anagrafe che si occupa delle pratiche (...) la stessa, alzandosi di scatto dalla sedia e con tono inalberato, ha detto: "Gli uffici comunali sono chiusi di sabato e quindi non ci si può sposare. Altrimenti ci costringereste a lavorare fuori orario solo per farvi un favore. Non è che possiamo fare FIGLI e FIGLIASTRI!".
Allora io ho pensato che fosse giusto rispettare queste regole UGUALI per tutti. E quindi abbiamo scelto di anticipare il matrimonio a venerdì 14 marzo.
Lo scorso sabato, 12 aprile 2014, ho ricevuto una telefonata di un amico, verso le ore 12:00, che, casualmente in giro per le strade del centro storico di Galatina, era stato attirato da un gruppo di persone che all’esterno del Municipio di Galatina, festeggiavano con palloncini e coriandoli, l’uscita di due sposi novelli.
Come?????? Oggi è sabato e c’è una coppia che si sposa???? Eh si… quando sei parente di un Consigliere Comunale ti puoi sposare anche di sabato!!!
Ci tengo a puntualizzare che non ho nulla contro i due sposi, anzi sono felice che abbiano potuto celebrare il loro matrimonio nel giorno desiderato. Ma credo sia importante rendere noto alle future coppie di sposi che se vorranno sposarsi di sabato potranno farlo, perché non essendoci FIGLI e FIGLIASTRI abbiamo tutti gli stessi diritti… vero (...)? Grazie.
Gentile Sandra, ho sostituito il nome della funzionaria comunale con i puntini (...) perché ho potuto accertare che la signora ha soltanto dato corso alle disposizioni che le hanno impartito i suoi dirigenti. Questa faccenda dei matrimoni civili che, teoricamente, dovrebbero essere celebrati a Palazzo Orsini solo nelle giornate dal lunedì al venerdì porta spesso all'esasperazione gli impiegati dell'Ufficio Anagrafe. C'è sempre il politico di turno che insiste affinché il matrimonio dei suoi amici venga officiato di sabato.
È, comunque, il Sindaco l'unico titolato a prendere una decisione in merito. Il Primo Cittadino può, infatti, ("per particolari necessità") delegare la celebrazione ad un assessore o ad un consigliere comunale e, nell'atto di delega, fissare il giorno in cui debba avvenire la cerimonia. Quando autorizza il sabato, sa bene che procurerà sicuramente un disagio agli impiegati dell'Anagrafe e, probabilmente, anche alle casse comunali che dovranno pagare loro lo straordinario.
Probabilmente, con un po' di buon senso, si potrebbe accontentare chi vuole sposarsi proprio nel giorno prima della domenica facendogli pagare il rimborso dei maggiori oneri sostenuti dal Comune. Ci vuole un regolamento? Di questi tempi, per venire incontro a chi vuole mettere su famiglia, qualche piccolo sforzo si può anche fare.
Quello che effettivamente non si può tollerare è che si faccia l'odiosa distinzione fra "figli" (amici di un politico) e "figliastri" (senza santi in Paradiso).
Auguri per il Suo matrimonio, gentile Sandra! (d.v.)
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