Negro: "Per il Porto turistico di Otranto Renzi passi dalle parole ai fatti"
“La realizzazione del Porto turistico di Otranto sta offrendo al Governo Renzi l’occasione giusta per passare dagli slogan agli atti concreti. Dopo anni di tribolazioni, soldi investiti, decine e decine di pareri è inammissibile che singoli pareri di funzionari possano bloccare la realizzazione di un’importante infrastruttura necessaria per lo sviluppo di un territorio”.
Lo ha detto il presidente del Gruppo regionale Udc, Salvatore Negro, intervenendo nel dibattito sul Porto turistico di Otranto la cui realizzazione è stata bruscamente bloccata da un parere negativo della Soprintendenza al Paesaggio e dell’Arpa. Già in passato Negro era intervenuto sull’argomento ed era stato tra i primi a denunciare queste lungaggini burocratiche che soffocano ogni iniziativa, sia pubblica che privata.
“È assurdo – ha sottolineato il capogruppo Udc – che, dopo oltre 30 anni e dopo i pareri positivi di tanti funzionari, le valutazioni personali di qualcuno possano impedire la realizzazione di un’opera che prevede un investimento privato di 50milioni di euro e la creazione di 450 posti per imbarcazioni medio-grandi. Gli organi dello Stato hanno il dovere di indicare le condizioni per far convivere sviluppo del territorio e tutela dell’ambiente ma non possono bloccare la realizzazione di queste grandi infrastrutture necessarie per rivoluzionare un comparto, quello nautico, e portare il Salento e la Puglia tra le mete turistiche d’eccellenza europee.
Per questo, il Governo Renzi, se veramente vuole distinguersi per atti concreti e non per slogan, come fin’ora pare abbia fatto, deve dare la possibilità alla comunità di Otranto di autodeterminarsi. Ministero e Regione hanno il dovere di sciogliere questi nodi burocratici che ingessano lo sviluppo del territorio e ne impediscono la crescita economica e sociale. Auspichiamo, quindi, – ha concluso il presidente Negro – che prevalga il buon senso e che, sempre nel rispetto dell’ambiente, non siano più scoraggiati investimenti privati come quello per la realizzazione del Porto di Otranto che, in un periodo di crisi economica come quello attuale, rappresentano più di una boccata d’ossigeno per il territorio”.
Per questo, il Governo Renzi, se veramente vuole distinguersi per atti concreti e non per slogan, come fin’ora pare abbia fatto, deve dare la possibilità alla comunità di Otranto di autodeterminarsi. Ministero e Regione hanno il dovere di sciogliere questi nodi burocratici che ingessano lo sviluppo del territorio e ne impediscono la crescita economica e sociale. Auspichiamo, quindi, – ha concluso il presidente Negro – che prevalga il buon senso e che, sempre nel rispetto dell’ambiente, non siano più scoraggiati investimenti privati come quello per la realizzazione del Porto di Otranto che, in un periodo di crisi economica come quello attuale, rappresentano più di una boccata d’ossigeno per il territorio”.
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Martedì, 1 Aprile, 2014 - 00:03