Città Nostra. I vincitori del concorso di scrittura
L’Associazione Città Nostra, nell’ambito del progetto ‘Vivi i giorni della cultura 7 giorni su 7’ organizzato negli spazi bibliomuseali, dall’assessorato alla cultura del comune di Galatina, ha istituito un concorso di scrittura invitando i partecipanti ad esprimere la propria creatività cimentandosi in un testo letterario, avente come tema ispiratore la città di Galatina nei suoi aspetti culturali, storici e sociali. La partecipazione era aperta a tutti i cittadini residenti e la proclamazione dei vincitori ha avuto luogo il giorno 27 marzo 2014.
I rappresentanti della giuria (Rosanna Valletta, Roberta Viva, Giada Serra, Angela Beccarisi, Andrea Panico), nominati dall’associazione Città Nostra, dopo aver letto più volte gli elaborati e dopo aver riflettuto a lungo sulle loro caratteristiche, hanno stilato una classifica, motivando accuratamente la scelta di attribuzione di ogni premio.
Gli aspetti di ogni scritto, valutati con attenzione, come da regolamento, sono stati: l’ambientazione, il linguaggio, lo stile e la forma, la capacità di emozionare e di sfondare la parete immaginaria posta tra autore e lettore.
Al primo posto abbiamo ‘Ricordi di una vita che cambia’ di Giovanni Gaballo . Il testo è lineare e scorrevole, sottoforma di dialogo dialettale, sottolinea come i ritmi del tempo hanno coperto quella realtà galatinese dedita al lavoro nei campi, al rispetto della natura e al sacrificio. Di rimando, presenta anche l’altro volto della realtà: quella ben lontana da ogni forma di sano lavoro. Vi è il preciso riferimento ai giovani di oggi, molto lontani dal desiderio di ritornare ai lavori agresti.
Al secondo posto abbiamo ‘Ci vorrebbe un orfanotrofio per le cose che nessuno desidera più’ di Antonella Caputo. Il testo è scorrevole, elegante, di forte valenza emotiva. Si evidenzia in toni marcati la nostalgia di un luogo, il Villaggio Azzurro, che ha segnato l’infanzia della protagonista e che oggi è divorato dall’abbandono e dal silenzio.
Al terzo posto, ex aequo, troviamo la divertente scenetta dialettale intitolata ‘la nzuramu la Mmaculata’ di Maria Luce Papadia e il racconto simile ad una nostalgica pagina di diario, intitolato ‘Ricordo..Penso’ di Anna Addolorata Notaro. Il primo è un testo sotto forma di dialogo. Vi è un incalzante scambio di battute tra due famiglie appartenenti a ceti sociali differenti, al fine di compiere un contratto matrimoniale. Il secondo è un testo lineare e scorrevole. E’ un filtro che dosa una realtà economica e sociale di una Galatina un tempo operosa e dedita ai lavori agresti e semplici. Emerge spesso una figura archetipo di spicco – LA FEMMANA- che in coro intona il canto della tabaccare.
La lettura dei quattro racconti premiati ha suscitato nel pubblico emozioni fortissime, come se le immagini richiamate in quelle righe divenissero echi di un passato che invece di apparire sbiadito, compare sempre più forte nel presente. La premiazione è avvenuta al termine di un appassionato intervento di Piero Vinsper, cultore degli usi e costumi locali galatinesi, del dialetto e della toponomastica locale, alla presenza dell’Assessore alla Cultura ed al Polo bibliomuseale Daniela Vantaggiato, ideatrice di Vivi i Luoghi della Cultura 7 giorni su 7, la quale ha apprezzato il lavoro svolto dalla nostra Associazione, che partendo da vari temi quali la medicina popolare, i racconti storici a misura di bambini, i miti e personaggi salentini, le streghe, ha condotto questo laboratorio in modalità familiare, permettendo al pubblico di interagire.
Nei prossimi giorni saranno pubblicati i racconti premiati.
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