"Impianti di compostaggio, assurdo riconvertire vecchie strutture con tecnologie superate"
L'ipotesi di conversione degli impianti di biostabilizzazione esistenti in Provincia di Lecce in impianti di compostaggio sorprende quanti contavano sull'innovazione dei sistemi di trattamento dei rifiuti presente nel piano regionale adottato da appena un anno. Infatti, adattare gli impianti vecchi di almeno 10 anni al trattamento della frazione organica dei rifiuti significa rinunciare ad ottimizzare tutte le enormi potenzialità del suo utilizzo rinunciando ad azzerare quasi totalmente l'impatto ambientale.
La realizzazione di un nuovo impianto di compostaggio, al contrario, consentirebbe l'utilizzo di nuove tecnologie di integrazione di sistemi anaerobici-aerobici, in grado di produrre al contempo metano, dalle emissioni gassose, e composte, da reimpiegare in agricoltura, riducendo quasi totalmente le emissioni olfattive legate alla componente organica dei rifiuti.
In questo modo si migliora il bilancio energetico dell'impianto, si impiega una superficie minore a parità di rifiuto trattato, si ottiene una migliore efficacia nel trattamento dei rifiuti ad umidità elevata e si produce gas metano a fronte della riduzione delle emissioni gassose maleodoranti.
Al contrario convertire i vecchi impianti di biostabilizzazione in impianti di compostaggio significherebbe adattare una tecnologia superata ed inadeguata per utilizzare solo parzialmente le risorse derivanti della frazione organica dei rifiuti, senza ridurre in alcun modo il forte e spesso insostenibile impatto ambientale per le popolazioni vicine.
Tale scelta, inoltre, si tradurrebbe in una stabilità della tariffa attuale di conferimento dei rifiuti che, al contrario, un nuovo impianto di compostaggio con tecnologie innovative ed integrate consentirebbe di ridurre, grazie alla compensazione dei costi con i benefici economici derivanti dalla produzione del gas e dall'ottimizzazione del bilancio energetico dell'impianto.
Per questo motivo il Comune di Galatina insiste nella sua candidatura per la realizzazione di un impianto di compostaggio, lanciando un monito al Presidente dell'OGA di Lecce, Paolo Perrone, ed allo stesso assessore Nicastro di non svilire la portata innovativa prevista nel suo piano di rifiuti e non ripiegare verso soluzioni solo apparentemente più economiche e veloci, ma di puntare convintamente sulla qualità ed efficienza delle nuove tecnologie che in questo settore sono in continua evoluzione.
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