Giornalisti da tutto il mondo affascinati da Galatina e dal ballo che guarisce
Galatina - Il ritmo incalzante del tamburello, il suono penetrante del violino e l’armonia della chitarra hanno costretto la tarantata ad una danza sempre più vorticosa e stordente fino a farla svenire per poi rialzarsi guarita. Come tante volte nei secoli scorsi, il 29 di giugno, il miracolo si è ripetuto, ieri pomeriggio, davanti al pozzo di Palazzo Tondi-Vignola dietro alla Chiesetta di San Paolo. Ad assistere stupiti e conquistati dalla musica e dalle movenze della bravissima ballerina c’erano giornalisti e travel bloggers provenienti da tutto il mondo, dall’Australia al Canada, dagli Stati Uniti alla Spagna, dall’Olanda al Belgio, dalla Germania alla Svezia. Il tour, organizzato da Agrifeudi e dall’Associazione provinciale delle Pro Loco, ha toccato Galatina dopo avere apprezzato il pesca-turismo di Tricase, la Cattedrale di Otranto ed essere riusciti a fare le pucce a Sternatia.
“Da qualche tempo –dicono ad Agrifeudi- sta emergendo un nuovo modo di viaggiare: passeggiate curiose visitando angoli inediti e scoprendo tutto ciò che normalmente non si trova sulle guide “classiche” nell’elenco delle cose da vedere. A chi si riconosce in questo stile di nuovi viaggiatori, noi dedichiamo itinerari insoliti e segreti. E le sorprese non sono poche”.
“ Agrifeudi –spiegano- propone un innovativo format d’offerta turistica “partecipata”, un viaggio atto esperienziale da vivere in una cornice narrativa e artistica che rende protagonisti di una commedia itinerante i viaggiatori: rootisti – non più turisti – alla ricerca delle radici di un territorio fortemente identitario rappresentato da tutto il Salento e in special modo dalla Grecìa Salentina.
Nove comuni nel cuore del Salento che, insieme ad altre “perle” di questa terra generosa, Galatina, Otranto e Tricase, oltre allo stesso capoluogo Lecce, sono al centro di una valorizzazione territoriale
connessa a un format turistico fortemente innovativo con un approccio inedito al territorio, alla scoperta delle radici più autentiche, secondo la filosofia di viaggio “Rooting” propria di Agrifeudi, che coinvolge non solo le eccellenze della zona, ma anche le istituzioni pubbliche e gli operatori privati in una sorta di vera e propria rappresentazione territoriale”.
“Nasce così –continuano- un prodotto turistico nuovo e coinvolgente che rende lo stesso viaggiatore protagonista del territorio che man mano scopre, non solo spettatore ma attore della rappresentazione, alla ricerca delle radici locali, dei profumi, dei suoni, dei sapori e dei colori che rendono unica una terra che viene raccontata in tutte le sue diverse declinazioni. Ciò che si offre, dunque, è un’esperienza autentica ed emozionante, l’immersione in uno scorcio di storia che è patrimonio di tutti, attraverso un percorso inedito di esperienze integrate e artisticamente armonizzate: una commedia in tre atti dal titolo “Alle radici della bellezza e della cultura”. Questa “Piccola patria”, si concluderà l’1 febbraio 2014”.
L’approccio di tipo partecipato e di co-progettazione ha visto coinvolti studiosi, artisti, compagnie, associazioni culturali insieme alla collaborazione e al patrocinio di Pugliapromozione, della Provincia di Lecce, dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, del Comitato Unpli Provincia di Lecce, dei Comuni di Martano, Calimera, Galatina, Cutrofiano, Otranto, Lecce e Tricase e di selezionati operatori locali turistici e non.
Agrifeudi proporrà una serie di rooting narrativi, “rappresentazioni territoriali” che, di volta in volta, punteranno su diverse radici tematiche, quali arte, cultura, benessere, folklore, con percorsi-eventi erogati da operatori locali aperti tutto l’anno per garantire un palcoscenico ideale per ogni stagione!
La ballerina che ha interpretato la tarantata era Barbara Castrignanò. Anna Stomeo recitava la mamma ed è l'ideatrice della performance. Al violino c'era Luigi Marra.
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