In strada per difendere la scuola pubblica
I docenti del Liceo "Vallone" con la manifestazione del 24 Novembre hanno voluto scuotere le coscienze su quanto sta avvenendo a danno non solo degli insegnanti, ma della scuola pubblica in generale. I sindacati, con la loro azione di mediazione, sono riusciti ad ottenere la corresponsione del gradone di anzianità del 2011, ma ciò non ripaga i docenti per gli attacchi a loro rivolti sul versante della professionalità. Innanzitutto è tempo di smettere di credere che le ore di lavoro settimanali di un docente siano 18; da un computo effettuato, tra ore di lezione, preparazione delle lezioni,correzione prove, aggiornamenti, coordinamenti vari,rapporti con le famiglie, ecc., l'impegno di un docente è di circa 42 ore.
Se a ciò si aggiunge il blocco del contratto dal 2009, la riduzione delle ore complessive di insegnamento, la formazione di classi con un numero di alunni che cresce di anno in anno, i tagli sostenuti dalla scuola pubblica negli ultimi anni per circa 8 miliardi di euro e ulteriori tagli che si abbatteranno sul Fondo d'Istituto, si comprende come la qualità dell'offerta formativa sia messa fortemente in discussione.
Se a fronte di tutto ciò si destinano 230 milioni di euro alla scuola privata, sorge naturale il dubbio su quale debba essere il ruolo e la funzione della scuola pubblica.
La maggioranza dei docenti del Liceo "Vallone", a cui si sono aggiunti spontaneamente anche gli alunni dell'istituto, ha voluto sottolineare le condizioni in cui oggi gli insegnanti sono chiamati a svolgere la funzione di docenti e di educatori e soprattutto ha voluto porre l'accento sulla situazione della scuola pubblica, che va difesa e sostenuta nella sua importante funzione di formare le nuove generazioni.
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