Il Festival della Filosofia in Magna Grecia nel Salento
È cominciato ieri e durerà fino al 20 ottobre a Lecce, Otranto e Corigliano d’Otranto, il Festival della Filosofia in Magna Grecia nel Salento, un evento che coinvolge circa duemila studenti liceali provenienti da tutta Italia. Il progetto è nato in Campania, negli antichi scavi di Velia (dichiarati Patrimonio Unesco) nel Cilento dove Parmenide e Zenone fondarono quella che oggi intendiamo per filosofia occidentale. Il Festival, che ha l’adesione del Presidente della Repubblica, è stato ideato e progettato dalla Presidente Giuseppina Russo e dalla vicepresidente Iriana Marini ed è un’esperienza didattica culturale, multidimensionale che invita i partecipanti a realizzare un percorso filosofico esperenziale fuori e dentro sé.
Da quest'anno il progetto entra nella prospettiva di divenire itinerante. L'obiettivo è scoprire "i luoghi dell'approdo" laddove i nostri antenati greci si spinsero per cercare la loro Itaca e condividere con le risorse umane del territorio percorsi creativi e di scambio.
Prima tappa di questo viaggio è il Salento: Otranto, Lecce, la Grecìa Salentina, con Corigliano d’Otranto, il paese più filosofico d’Italia, scenari incantevoli del primo approdo.
Soddisfatto l’assessore al Turismo, al Marketing Territoriale, agli Spettacoli e agli Eventi, Luigi Coclite: “Il Salento è una terra d’approdo e Lecce è una delle poche città del Sud che possono poter contare su una certa ‘sensibilità culturale’, motivo per il quale sono sicuro che questo evento avrà il successo che merita. Il mio auspico è che il Festival possa riuscire a consolidarsi nel capoluogo salentino”.
“Si tratta - ha spiegato la vicepresidente della Provincia con delega alla Cultura , Simona Manca - di un interessante progetto culturale, imperniato sulla filosofia, che esce un po’ fuori dai consueti canoni. D’altronde, la filosofia è uno strumento che ci aiuta a vivere, capace di abbattere e poi ricostruire quello che siamo e le nostre convinzioni”.
“L’esperienza filosofia che abbiamo avviato nella nostra comunità – ha sottolineato il sindaco di Corigliano d’Otranto, Ada Fiore – rappresenta un’occasione straordinaria di sviluppo del territorio, anche dal punto di vista economico. Il mio auspico è che a partire dal prossimo anno si possa condividere assieme un percorso significativo per la crescita di questo Festival”.
L’antica Magna Grecia ritrova la sua unicità e specificità sotto l’egida del Festival della Filosofia in Magna Grecia che partendo dal luogo di origine Velia-Elea, si apre alle risorse del territorio salentino attraverso l’introduzione di tre nuovi laboratori l’arte della cartapesta, la s-mania della pizzica la fisicità del Pankration e il coinvolgimento di maestrie e eccellenze salentine che cureranno assieme agli esperti, che ormai lavorano da anni per il festival, tutti i percorsi laboratoriali. La tematica della mania divina potenza esaltata dallo spirito del Salento condurrà i partecipanti in un viaggio tra il razionale e l'irrazionale.
Il viaggio avrà inizio nel cortile dei Celestini con lo spettacolo di Antonio Infantino che, con l’aiuto della maestra di danza, Maristella Martella, esplicita il filo conduttore che connette il concetto di mania (pazzia) dell’antichità classica con il tarantismo motivandone, con esempi, la funzione della danza, del suono e del colore.
Numerose le novità dell’edizione salentina “Mania: Divina Potenza”:
- le passeggiate filosofiche a cura del regista Vincenzo Maria Saggese e del gruppo Artefia sono costruite attraverso la tematica del Festival che si intreccia con la storia culturale delle città: a Lecce, si snoderà nel centro storico la passeggiata “La Saggezza del Folle”, e a Otranto dove partendo dalla splendida Cattedrale, si procederà verso la meravigliosa baia delle Orte e il surreale lago di bauxite con “La follia del Saggio”;
- incontri con i filosofi nella sezione” La filosofia indaga…e le altre scienze?” curata del professor Salvatore Ferrara, direttore scientifico del Festival, dove saranno ospiti filosofi illustri del Festival il professor Gianni Vattimo e il professor Umberto Galimberti, oltre a docenti prestati da altre discipline: l’antropologa professoressa Annalisa Di Nuzzo , lo psichiatra Narciso Mostarda e lo zoologo Ferdinando Boero.
- Le serate presenteranno un nuovo percorso che partendo dall’ Incontrare, a cura del professor Salvatore Ferrara, passeranno attraverso il “Confrontare” nelle discussioni quodlibetali, a cura di Ubaldo Villani ed infine il “Pogare” la danza sarà strumento di amicizia e contatto, presenta Valentino Berton.
A conferma dell’alto valore culturale dell’iniziativa anche quest’anno l’evento si svolge con l’adesione del Presidente della Repubblica e avrà i saluti straordinari del Ministro Bray nella giornata di chiusura del 20 ottobre a Lecce.
Il Festival ha già coinvolto in questi anni oltre 6000 studenti, che hanno seguito con estremo interesse l’iniziativa. L’evento porta nuova linfa e crea un importante indotto in termini non solo d’immagine e di qualità della vita, ma anche di occupazione e di presa di coscienza del patrimonio culturale, archeologico, architettonico e artistico della zona. L’obiettivo del Festival è “far uscire” la filosofia dalle mura accademiche e riportarla nell’agorà, sviluppando un approccio emotivo al sapere e alla conoscenza, rendendola un’esperienza “viva”. Da qui nasce l’accordo con il comune di Corigliano d’Otranto che ha inaugurato nel 2012 “il Giardino di Sophia” , primo parco pubblico in Italia dedicato alla speculazione filosofica (aperto 24 ore su 24, perché il pensiero non si spegne).
Il Festival colloca al centro dei propri percorsi metodologici “l’incontro con gli altri”, “il valore della persona” e “l’esperienza”. L’intera iniziativa è un’officina, un luogo di sperimentazione sottesa al principio di relazione e all’incontro che, attraverso la maieutica, spingono alla ricerca di un’espressione dinamica del proprio sé, seguendo un percorso di scoperta, con la volontà di ricostruire un’ identità individuale e collettiva entrando in relazione gli uni con gli altri e con le proprie diversità.
L’evento rientra tra i festival di approfondimento culturale, coniugando cultura e turismo.
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