Il Calvario ritorna in Basilica. L'emozione dei galatinesi
"Un'emozione forte e intima". Non l'ha provata solo fra' Massimo Tunno, parroco della Basilica di Santa Caterina d'Alessandria, ma anche Maria Prato, la restauratrice, e Apollonio Tundo, falegname e suo collaboratore. L'hanno avvertita Donato Negro, arcivescovo di Otranto, e i tanti galatinesi e salentini presenti ieri sera alla restituzione alla città dello stupendo Calvario di frate Angelo da Pietrafitta, , dopo il restauro, durato tre anni ed un mese. Un'opera che sembrava quasi impossibile quando è cominciata sia per gli ostacoli tecnici, brillantemente superati, sia per la carenza di fondi. "Ci penserà la Provvidenza" -è andato sempre ripetendo il Parroco, con quella fiducia francescana che si nutre di Fede autentica.
E, intanto, fra' Massimo andava a bussare a tante porte. Si sono aperte quelle del Rotary di Galatina, Maglie e Terra d'Otranto, della Colacem e, soprattutto, di tanti semplici fedeli che hanno voluto contribuire, nei limiti delle loro possibilità, ad un restauro che oggi non può che inorgoglire Galatina.
Ringraziare i frati è doveroso. Lo avranno fatto senz'altro, a nome di tutta la comunità galatinese, i due assessori presenti: Daniela Vantaggiato ed Alberto Russi.
Il gruppo scultoreo rimarrà nella navata destra fino a Pasqua, poi, per disposizione della Sovrintendenza, verrà ricollocato al suo posto sulla parete di fondo dell'ambulacro destro.
Per l'occasione le Poste Italiane hanno preparato un annullo speciale che sarà disponibile fino al 25 novembre 2012.
L'appuntamento per conoscere tutti i particolari dell'attività di restauro è per giovedì 22 novembre alle ore 19. Ci sarà una relazione di Maria Prato e si inaugurerà una mostra fotografica.
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