Tira fuori un pugnale e tenta di colpire medici e infermieri. Tragedia sfiorata nell'Ospedale di Galatina

L'uomo proveniva dalla Asl di Bari in trattamento sanitario obbligatorio e doveva essere ricoverato in psichiatria

È arrivato nel reparto di psichiatria dell’Ospedale di Galatina intorno alle ore 14:15. Era accompagnato, con un ordine di trattamento sanitario obbligatorio, da due vigili urbani di Noci in provincia di Bari. Improvvisamente, l’uomo dell’apparente età di trent’anni, ha tirato fuori un pugnale lungo ed acuminato ed ha cominciato a brandirlo. I suoi fendenti hanno più volte sfiorato i medici e gli infermieri che lo stavano visitando. Sembrava una furia scatenata. Chi era presente ha vissuto attimi di vera paura. In dieci persone non riuscivano a bloccarlo. Finalmente qualcuno gli ha afferrato il braccio ma, a quanto sembra, non è riuscito a impedire che, nella colluttazione, l’uomo si ferisse ad un piede. Quando è stato sedato e messo in condizione di non nuocere tutti, in reparto, si sono resi conto del grave pericolo che avevano corso.
Non è la prima volta che in quella divisione del ‘Santa Caterina Novella’ accadono episodi di questo genere. Il pensiero è andato subito a Paola Labriola, la psichiatra uccisa a Bari da un suo paziente con cinquanta coltellate. Il problema della vigilanza nelle strutture psichiatriche sembra, dunque, grave ed irrisolto ovunque. Di notte a Galatina c’è solo un vigilante all’ingresso dell’Ospedale. Davanti a fatti come quello accaduto ieri, la direzione generale della Asl farebbe bene a prendere seri provvedimenti.

Giovedì, 26 Settembre, 2013 - 00:08