"Fumo negli occhi!" "No, nei polmoni"

Guerra di comunicati fra Carlo Gervasi e Antonio Galati

In riferimento ad alcune affermazioni di Antonio Galati, consigliere regionale di Sel, Carlo Gervasi, consigliere comunale di Galatina alle ore 10:44 ha diffuso la seguente nota: "Non  è assolutamente vero quanto asserito nei giorni scorsi sulla stampa (da Galati, ndr) che grazie al suo intervento Nello specifico eliminano dal Piano le parole "Colacem e Enel", sostituendole con "impianti autorizzati", il cementificio di Galatina (come la centrale di Cerano) non sono ad oggi autorizzati a incenerire CSS…”. La verità sta da tutt’altra parte.
Non c’è stato alcun intervento di censura da parte del consigliere Galati, poiché quanto dallo stesso asserito si riferisce soltanto agli appunti di una bozza fatta circolare nella quinta commissione, che portava come indicazione fra parentesi, ad esempio, la diciture degli impianti di Colacem e ENEL, ma ciò costituiva solo un riferimento alle indicazioni riportate nella bozza. Infatti, la sostituzione delle parole “Colacem e ENEL” con “impianti autorizzati” è nella logica poiché è impensabile che un Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, possa contenere nello specifico riferimenti e l’indicazione di ditte private o pubbliche.  Non esistono leggi dello Stato o della Regione che abbiano indicazioni specifiche o  riferimenti mirati ad una ditta privata o ad un impianto industriale. Con questo nulla ancora è stato deciso, perché il provvedimento deve ancora passare al vaglio del Consiglio Regionale, al momento la decisione della quinta commissione non è restrittiva (come vorrebbe far credere Galati) ma amplifica la portata degli opifici che potrebbero essere autorizzati a incenerire il CSS, e alla fine bisogna sempre verificare la compatibilità del decreto con le leggi dello Stato.
Pertanto Galati o non ha capito cosa si stava discutendo nella quinta commissione oppure vuole mistificare il suo operato in Regione facendo credere di essere un consigliere in servizio".

Alle ore 16:05 Antonio Galati ha così replicato: «A beneficio dell'opinione pubblica che ha il diritto di essere informata correttamente e per evitare che venga sviata da qualche chiacchiera in libertà, comunico che a breve saranno disponibili i verbali della seduta della commissione regionale. Chi si darà pena di leggerli avrà la conferma dell'approvazione degli emendamenti presentati dal sottoscritto e da Michele Losappio e ulteriormente affinati dall'assessore regionale Lorenzo Nicastro. Quattro di essi riguardano, direttamente o indirettamente, il cementificio Colacem di Galatina e lo stop al co-incenerimento di rifiuti. 
Con essi, la commissione ha ribadito il forte “no” della Regione Puglia (o meglio: della maggioranza che la governa) ad incenerire rifiuti in impianti non “dedicati”. Non a caso all'indomani della commissione si sono registrate le reazioni dei capigruppo regionali del Pdl e dell'Udc, contrariati proprio dalle modifiche al Piano rifiuti che impediscono l'incenerimento di rifiuti nei cementifici, modifiche accusate di essere contrarie alla normativa nazionale (il cosiddetto “decreto Clini”).
Val la pena ribadirlo: gli emendamenti approvati al Prgru escludono l'impiego del CSS negli impianti privi di autorizzazione, quindi anche nella Colacem. Prima dell'approvazione degli emendamenti, viceversa, Colacem era espressamente citata come possibile destinataria di CSS per il suo co-incenerimento; lo diceva il Piano rifiuti, nel testo normativo ufficialmente approvato dalla Giunta regionale tutt'ora disponibile sul sito ecologia.regione.puglia.it, come chiunque può verificare con un semplice click. Basta leggere e approfondire, attività che tutti i consiglieri (poco importa se regionali o comunali) avrebbero il dovere di svolgere»

 



 

Sabato, 21 Settembre, 2013 - 18:31