Il truffatore della cera viene beccato a Copertino dopo avere colpito a Campi e, quasi certamente, a Galatina
Il truffatore della cera ha colpito ancora. G. L. P., quarantaduenne nato a Lecce ma residente a San Cesario, questa volta è stato individuato e denunciato dai Carabinieri di Copertino. Su di lui starebbero indagando anche gli uomini del Commissariato della Polizia di Stato di Galatina perché sarebbe fortemente sospettato di essere stato l’autore della truffa consumata ai danni della Confraternita del Carmine il 14 luglio scorso.
Spacciandosi come rappresentante di una cereria di Tricase, l’uomo aveva già raggirato i titolari di diversi esercizi commerciali e soggetti tra Lecce e Campi Salentina. Questa volta, però, l’uomo è stato smascherato subito dopo aver compiuto l’ennesima truffa. Dopo aver studiato le abitudini della titolare e dei dipendenti di un bar di Copertino, nella mattinata di domenica vi si è recato, presentandosi, come già fatto in precedenza, come rappresentante di una cereria. Ad una delle bariste ha mostrato una fattura per il pagamento di oltre 200 euro che la titolare del bar avrebbe dovuto alla ditta per la fornitura di candele alla citronella.
Per rendere maggiormente verosimile la sua interpretazione, l’uomo ha finto (proprio come fece a Galatina con i dirigenti della Confraternita della Madonna del Monte Carmelo) una telefonata alla stessa titolare del bar, in quel momento assente.
La barista, così raggirata, ha consegnato la somma all’uomo che, immediatamente, si è allontanato con la propria autovettura. Quando nel pomeriggio la titolare del bar è giunta nel suo esercizio pubblico ed ha notato l’ammanco di 200 euro ha preteso spiegazioni. A lei e alla sua dipendente è bastato poco per capire di essere state truffate. Hanno perciò deciso di chiamare i Carabinieri.
Il truffatore aveva pensato di farla franca, se non fosse stato per le telecamere poste all’interno del bar e immediatamente all’esterno, che hanno permesso di filmare l’intera scena e di immortalare la targa dell’auto dell’uomo. Per i militari di Copertino, a quel punto, non è stato difficile rintracciare l’uomo, identificarlo e denunciarlo.
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