L'orgoglio di essere galatinesi nel mondo

Caro direttore e redazione tutta, è un infinito piacere leggere un articolo di cronaca battuto da Santino Beccarisi:"Tre galatinesi decorati per aver reso onore alla Patria". Sarebbe facile cadere, in questa circostanza, nella ovvia retorica nell'elargire parole di compiacimento e congratulazioni. Infatti, essendo lontano 1000 Km. da Galatina da ormai 15 anni, e vedendo ritratto mio padre, nella foto che accompagna l'articolo di Santino Beccarisi,  sarebbe più facile scivolare nella demagogia.
Tengo a precisare che oggi giorno "l'onore alla Patria" è un qualcosa che si legge solo nei vecchi libri di storia e che ritengo personalmente un valore senza precedenti, valore senza equivoco inestimabile. Purtroppo nei tempi che corrono, ormai, è andato a scemare sempre più a dispetto della cultura, della memoria e della ricchezza interiore. Per fortuna, però, che le autorità civili e militari hanno saputo valorizzare, in queste cerimonie ormai dedite  alla memoria di chi ha donato al propria vita per difendere, dapprima i sacri confini della Patria e successivamente, senza piegarsi, alle vessazioni di quella parte d'Italia alleata con il regime Nazista.
Infatti, Rizzo Antonio era un sottufficiale in forza presso il Reparto di artiglieria contraerea in stanza a Forlì. Fu comandato a prestare servizio in Grecia, dopo la fatidica proclamazione dell'8 settembre 1945, da parte del Capo del Governo, maresciallo d'Italia Pietro Badoglio, NON accettò di collaborare con i nazisti opponendosi con uno scontro a fuoco. Catturato, fu trasferito dapprima in Albania per traghettarlo per Bari, ed inoltrato insieme a diversi commilitoni direttamente presso STAMMLAGER a Dresda e successivamente inviato ad Auschwitz dove trascorre la prigionia. Là stazionano i dissidenti politici, insieme a commiliatoni anch'essi oppositori del regime provenienti dal Nord Europa. Da li a poco non si hanno più tracce. Viene dichiarato irreperibile. 
Ed oggi, ricordando questa triste storia di quel ragazzo di appena 20 anni, il mio pensiero si volge verso tutti coloro che oltre confine, nel nome della Pace e nell'Onore del giuramento prestato alla Patria, perdono la vita in "operazioni di pace"  però purtroppo , ed ahimè, di carattere puramente belligerante.
Rivolgo un grazie di cuore a mio padre, che nel tempo ha saputo tenere forza e tenacia nell' insistere per sapere, conoscere e scoprire la verità e le vicissitudini , nel nome della Patria, accadute a suo zio.
Ringrazio, ma solo per rispetto del valore di libertà di pensiero, quanti remano e remeranno contro gettando fango su quelle operazioni di pace, giuste e/o sbagliate che siano, e ai caduti (miei commilitoni) che queste putroppo provocano.
Questi atteggiamenti ci temprano di più facendoci resistere inesorabilmente. GRAZIE DI CUORE.
STEFANO RIZZO.
p.s. : Galatina.it  vi seguo dappertutto... mi fate sentire ancora galatinese. Grazie di esistere.

Caro Stefano, siamo noi che diciamo a te un 'grazie' per tutto ciò che fai. Sono le persone come te che ci rendono orgogliosi di essere galatinesi. Un abbraccio. (d.v.)

Martedì, 25 Giugno, 2013 - 00:06