Il tempo che ci resta

Quando annunciarono che mancava poco più di mezz'ora alla chiusura non capii più niente. In quel parco acquatico cominciai a correre di qua e di là, salire e scendere da tutti i giochi possibili. Volevo rifarli tutti in quel poco tempo che restava. Avevo poco più di 10 anni e quella mezz'ora alla chiusura la vissi molto intensamente. Quando tutto finì ero felice, ero soddisfatto. Succede sempre così, le cose belle speri non finiscano mai, ma quando sai che si avvicinano a finire, ti affretti a viverle, vorresti fare le cose che avresti voluto fare ma che non hai fatto mai. Quando vedi, ahimè, la vita già avanti negli anni, non vorresti stare fermo un solo istante, non vorresti perdere un solo minuto. Hai voglia di uscire, visitare, viaggiare, vedere, hai voglia di cambiare, assaporare, ammirare. Vuoi goderti il tempo che resta, vuoi sfruttare al massimo le stagioni che restano, il mare, la neve, le primavere. Non vuoi perderti uno spettacolo, un film, una puntata. Riprendi la stessa voglia di vivere che avevi a 20 anni.
Capisci che tra un po' si sentiranno gli anni, ci sarà più fatica, ci sarà più stanchezza, ci sarà più amarezza. Torneranno in mente tanti ricordi, a portare un po' di malinconia per tempi passati, per tempi vissuti. Tornerà in mente la giovinezza, torneranno in mente le scelte fatte, quelle giuste, quelle sbagliate, quelle tormentate. Speri di aver qualcuno vicino, qualcuno accanto per raccontarti o per ascoltare come va oggi, come andava ieri, liberare i pensieri e i nascosti desideri. Speri di invecchiare bene, speri di stare bene, speri di non soffrire, speri di non morire.

Domenica, 4 Novembre, 2012 - 14:30