"Attenti alle truffe con la scusa del coronavirus!"
Quando vi sono sciagure gli sciacalli sono sempre in agguato. In tempo di coronavirus, si sono travestiti da operatori sanitari in grado di scoprire a domicilio chi ha contratto la malattia. Son giunte, infatti, segnalazioni in merito a telefonate, per la maggior parte a persone anziane, da sedicenti volontari della Protezione Civile, che, dopo aver chiesto informazioni sulla situazione del nucleo familiare, se vi sono casi di raffreddore, tosse e febbre, fanno sapere che passeranno il giorno dopo per fare loro il tampone, adducendo a pretesto che disposizioni della Regione Puglia obbligano tutti ad essere sottoposti ad accertamenti.
Se non è una bufala (in questo periodo sono tantissime quelle che circolano sui social), è una vera truffa. Come successo all’inizio dell’infezione in Lombardia, si tratta di delinquenti che, con la scusa di sottoporre a tampone, approfittano per rubare denaro, gioielli e quanto possono portar via dalle abitazioni.
Il Partito Democratico si augura che la notizia non sia vera, ma se lo fosse, è bene che gli organi di informazione e di comunicazione la diffondano e chiedano la massima attenzione, senza creare allarmismi.
E’ utile ribadire che le persone autorizzate ad effettuare qualsiasi accertamento sono esclusivamente gli operatori dell’ASL, che intervengono dopo che il paziente ha comunicato per telefono di non sentirsi bene, di avere tosse e febbre, e dopo aver verificato, sempre per telefono, le sue condizioni di salute. Nessun altro può entrare in casa!
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