Il futuro dell’istruzione tecnica superiore, un seminario di Italia Viva
Ieri mattina il gruppo parlamentare di Italia Viva alla Camera ha organizzato un seminario a porte chiuse sul futuro dell’istruzione tecnica superiore. Abbiamo invitato a portare il proprio contributo alcuni dei principali esperti di questa tematica, docenti universitari, esponenti delle associazioni e una rappresentanza delle fondazioni ITS per fare un primo bilancio e in previsione di un possibile intervento normativo per la loro valorizzazione e il loro sviluppo. Italia Viva considera l’istruzione tecnica superiore e la valorizzazione di tutta la filiera formativa professionalizzante elementi chiave del sistema formativo e dello sviluppo del Paese. L’importanza che riveste per il partito questo settore è testimoniato anche dalla partecipazione della Presidente Boschi ai lavori coordinati dal Capogruppo in Commissione Cultura e istruzione, Gabriele Toccafondi. I dati emersi durante i lavori ci confortano nella convinzione dell'importanza strategica di questo segmento del sistema. Le domande di iscrizione a questi corsi di formazione post diploma continuano ad aumentare e, grazie all’incremento dei finanziamenti voluto dal governo Renzi quest’anno sono in un percorso ITS circa 16.000 ragazzi, più che raddoppiando i numeri degli ultimi anni. L’80% dei diplomati ITS trova immediatamente una occupazione e nel 90% dei casi in un ambito coerente con il percorso svolto. In una parola, funzionano. Sono la prova che una connessione stretta con il mondo del lavoro e con le imprese (il 70% del monte ore complessivo è svolto da docenti provenienti dalle aziende) può garantire risultati in termini di qualità formativa, occupazionali e di flessibilità dei percorsi formativi. Dal dibattito sono ovviamente emerse alcune criticità, quali ad esempio: il tema delle risorse che devono essere erogate dando maggiore certezza e stabilità delle stesse, nonché aggiornando i criteri con i quali viene erogata la parte premiale del finanziamento; il tema dell’orientamento nei confronti delle scuole che spesso non conoscono questa opportunità per i loro studenti e quello della spendibilità del titolo e della riconoscibilità dei percorsi ITS; il tema della governance; il tema di inquadrare lo sviluppo degli ITS in un’ottica di filiera integrata, che veda il contributo del sistema di istruzione (non solo tecnica e professionale, ma anche liceale), di quello della formazione professionale, del sistema universitario. Italia Viva farà tesoro di queste e delle altre criticità emerse per le proprie proposte legislative, che presenterà nelle prossime settimane. In questi giorni i colleghi del Senato Sbrollini e Parente hanno anche predisposto emendamenti al decreto che istituisce i due ministeri istruzione e università e ricerca, volti a chiarire le competenze dei due dicasteri su questo tema nonché la necessità di valorizzare tutta la filiera professionalizzante.
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