La Grotta dei Cervi cinquanta anni dopo
Era il febbraio 1970 quando gli speleologi del Gruppo Speleologico Salentino "Pasquale de Lorentiis" di Maglie rinvennero a Porto Badisco quella che sarebbe poi stata denominata "Grotta dei Cervi". È ancora vivida nella memoria di chi li ha conosciuti, l'emozione con cui Severino Albertini, Remo Mazzotta, Isidoro Mattioli, Enzo Evangelisti e Daniele Rizzo raccontavano della scoperta. La Grotta dei Cervi, "uno dei più importanti e grandiosi monumenti d'arte pittorica postpaleolitica d'Europa" come la ebbe a definire il prof. Paolo Graziosi, ancora oggi aspetta il giusto riconoscimento, benché tanto sia stato scritto e divulgato. A cinquant'anni dalla sua scoperta, non finisce ancora di stupire chi con scienza e passione vi si approccia.
Il primo febbraio 2020, il Gruppo Speleologico Neretino intende celebrare questo importante anniversario con un convegno dedicato, in particolare, al contributo degli speleologi e degli studiosi alle esplorazioni e alle più recenti ricerche in Grotta dei Cervi. Il convegno si svolgerà dalle 18.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Nardò, situata all'interno del Castello Acquaviva, in piazza C. Battisti.
Nel corso della serata interverrano: Vincenzo Martimucci - Presidente della Società Speleologica Italiana, Dott.ssa Giorgia Aprile - Archeozoologa specializzata in Preistoria e Dottore di ricerca in Storia Ancheologica Globale dei Paesaggi Dott.ssa Ida Tiberi - Archeologa specializzata in Preistoria e Dottore di ricerca in Scienze del Patrimonio Culturale entrambe coautrici, assieme alla Prof.ssa Elettra Ingravallo, della pubblicazione "La Grotta dei Cervi e la preistoria nel Salento" (Manni editore, 2019), Dott. Alberto Potenza - Archeozoologo Specializzato in Preistoria e Dottorando di ricerca in Scienze del Patrimonio Culturale, autore del libro "L’industria su materia dura di origine animale proveniente dalla Grotta dei Cervi di Porto Badisco (Otranto – LE)" (British Archaelogical Reports, 2019).
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