“La Cultura e l’Ordine dei Frati Cappuccini”, un convegno a Galatina
“Non c’è niente come tornare in un luogo che non è cambiato” recita una delle più celebri espressioni del Premio Nobel per la Pace Nelson Mandela; espressione che consente di effettuare un’attenta riflessione sul tema oggetto del convegno tenutosi il 14 e il 15 Dicembre 2019 presso la Chiesa dello Spirito Santo in Galatina dal titolo “La Cultura e l’Ordine dei Frati Cappuccini”.
Il progetto culturale, organizzato e voluto fortemente dalla “Fondazione La Cometa ETS – Onlus”, nella persona del Presidente fondatore Don Pietro Minardi, con il patrocinio del Comune di Galatina, nasce dalla necessità di recuperare l’importanza e la centralità del Convento e, in generale, dell’Ordine dei Frati Cappuccini” nella penisola italica e nello specifico territorio galatinese. Come premesso, l’iniziativa si è svolta in due distinte giornate, caratterizzate dalla partecipazione e dal fondamentale contributo ed intervento di alcuni studiosi, che hanno dedicato e dedicano tutt’ora il loro prezioso tempo all’approfondimento della tematica oggetto di trattazione. In ordine di tempo, nel primo incontro Padre Tarcisio De Pascalis, O.F.M. di Galatone, introdotto dal sapiente incipit di Don Pietro Minardi, ha apportato la sua esperienza di vita alla causa, riportando alla memoria dei presenti la rilevanza e l’utilità sociale che l’Ordine dei Frati Cappuccini ha avuto nel corso degli anni, a partire dalla sua fondazione con San Francesco d’Assisi, sino ai nostri giorni, arricchendo la narrazione con interessanti spunti ed aneddoti del proprio vissuto personale. Ha fatto seguito l’incalzante intervento di Davide Borgia, studente del D.I.C.A.R. – Dipartimento di Scienza e dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura – del Politecnico di Bari, che ha proposto un interessante excursus storico – architettonico del Convento di Galatina, partendo dalla genesi della costruzione avvenuta per volontà testamentaria del giurista Niccolò Zimarra tra il 1570 e il 1580 nei pressi di una chiesa rurale dedicata allo Spirito Santo, consacrata al termine dei lavori di ristrutturazione “(…) nell’anno 1681 dal parto della Vergine (…)”, così come riportato nella memoria epigrafica ancora presente nella sua navata centrale; proseguendo poi con l’importante attività culturale e spirituale svolta dal Convento per il borgo di Galatina, che ha garantito, altresì, assistenza e aiuto alle fasce della popolazione più deboli ed emarginate per circa 270 anni, prima della sua chiusura, a causa delle Leggi Napoleoniche, e della successiva soppressione dell’intero Ordine dei Frati Cappuccini, per disposizione del Re; giungendo, infine, con l’essere adibito a lazzaretto e a caserma di una piccola brigata della Guardia di Finanza. La giornata del 14 Dicembre si conclude con l’intervento dell’architetto Anna Nuzzo, che ha introdotto, con proverbiale cura dei dettagli e programmate interviste degli interpreti, l’esposizione di opere di numerosi artisti provenienti da diversi luoghi della provincia di Lecce che, a loro modo, hanno voluto contribuire alla valorizzazione del concetto di “cultura”, prestando l’apporto artistico e la loro creatività in memoria di “questo grande vecchio di pietra”, riprendendo una citazione della dottoressa Nuzzo.
L’incontro del 15 Dicembre si apre con una breve introduzione dello scrivente avvocato Danilo Rosalini circa una rivisitazione del Canto XI del Paradiso della Divina Commedia, in cui l’illustre poeta Dante Aligheri pone al centro della sua Opera proprio il San Francesco d’Assisi, ritenuto l’uomo scelto dalla Divina Provvidenza per riportare la Santa Madre Chiesa al modello delle origini di assoluta povertà e di rinuncia ad ogni bene materiale e terreno. La magistrale Lectura Dantis, elaborata dal Prof. Giovanni Leuzzi, cui spetta un particolare plauso per il suo intervento che merita di essere proposto e riproposto ad una platea più vasta e che certamente non può essere contenuto in una mera sintesi, dimostra, in ogni suo aspetto, delle connotazioni di sorprendente quanto naturale attualità, consacrate in occasione dell’elezione del successore di Papa Benedetto XVI nel Marzo del 2013, con la scelta effettuata dell’allora Cardinale Jorge Mario Bergoglio al momento di assumere il nome pontificale di Francesco, in onore del Santo di Assisi. Il convegno si chiude con il rinnovato invito dell’architetto Nuzzo a visitare l’esposizione di opere dei vari artisti intervenuti, che gentilmente hanno messo a disposizione la loro arte al pubblico occorso, in quanto condividono il primario obiettivo della rassegna “La Cultura e l’Ordine dei Frati Cappuccini” e, più in generale, della “Fondazione La Cometa ETS – Onlus”, ovverosia di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla grandezza e sulla magnificenza che il Convento dei Frati Cappuccini ha rappresentato per Galatina e per i territori limitrofi, affinché questa iniziativa non rimanga un granello nel deserto, ma contribuisca a riconsegnarlo e riqualificarlo quale importante polo culturale e punto di riferimento sociale per le presenti e future generazioni, perché “non c’è niente come tornare in un luogo che non è cambiato”.
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